Milano
Volley: Francesca Piccinini torna a giocare e ricomincia da Busto Arsizio
Non solo la giocatrice torna in campo, ma ambisce a ottenere la convocazione per le prossime Olimpiadi di Tokyo 2020
Volley: Francesca Piccinini torna a giocare e ricomincia da Busto Arsizio
E' ufficiale l'accordo tra Francesca Piccinini e Busto Arsizio. La giocatrice, la simbolo del volley italiano, che si era ritirata lo scorso settembre, torna in campo a 41 anni appena compiuti. Il sogno della schiacciatrice toscana è ottenere la convocazione per le prossime Olimpiadi di Tokyo 2020. "Ho grandi obiettivi e stimoli - dice la pallavolista - l’entusiasmo è quello della ragazzina che esordì in serie A a 14 anni. Sono pronta ad accogliere questa sfida insieme a un club che ho sempre stimato molto. Ci divertiremo, ve lo prometto". L'atleta originaria di Massa Carrara avrà sulla maglia, anche a Busto Arsizio, il '12', numero che da sempre porta sulla schiena, e andrà a rinforzare il roster a disposizione di coach Lavarini in vista di un finale di stagione che si preannuncia caldissimo.
Dagli esordi nel Robur Massa in serie D fino all'oro ai Mondiali del 2002, passando per il calendario per Men's Health e il Collare d'oro al Merito Sportivo nel 2004, Francesca Piccinini, schiacciatrice 41enne, nata a Massa il 10 gennaio del 1979, si era ritirata al termine della stagione 2018/19 dopo aver vinto 5 campionati, 4 coppe italia, 5 supercoppe italiane 7 tra coppe dei Campioni e Champions League, 1 Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea e 1 Coppa Cev, ed essere stata uno dei pilastri nella nazionale azzurra fin dai suoi esordi nel 1995. La trafila era iniziata con l'argento nel campionato europeo Under-19 nel 1994 e, sebbene avesse iniziato la sua carriera in nazionale maggiore con una sconfitta, il suo Plamares divenne presto uno dei più ricchi. Un mondiale, quello di Germania 2002 con la vittoria in finale contro gli Stati Uniti per 3-2; l'Europeo vinto nel 2009 per 3-0 contro i Paesi Bassi in Polonia; la Coppa del Mondo - da non confondere con il Campionato mondiale - vinta nel 2007 in Giappone dove trionfò anche due anni dopo nella Grand Champions Cup. Senza contare gli argenti e i bronzi in tutte le altre competizioni. Le sue ultime partite in maglia azzurra risalgono al 2016, quando giocava con il Casalmaggiore prima di trasferirsi all'AGIL Volley di Novara, ultima tappa di una favolosa carriera iniziata nella Robur negli anni '90 e proseguita tra Reggio Emilia, Modena, Spezzano e Paranà nella Superliga Brasiliana nella stagione 1998-99 dove arrivò seconda. Ritornò in Italia, a Bergamo precisamente, a cavallo del 2000 e divenne una bandiera della squadra con la quale, fino al 2012, conquistò quattro scudetti, due coppe Italia, tre Supercoppe italiane, cinque Champions League e una Coppa delle Coppe. In quegli anni arrivò il calendario per Men's Health, quattro anni prima a Sydney, per le Olimpiadi lei e Maurizia Cacciatori, già considerate più modelle che giocatrici, vennero definite "più belle che brave". Lei smentì tutti in campo e ha deciso oggi di riprendere dove aveva lasciato sognando quella nazionale che è sempre stata il suo grande amore. "Ricordo ancora il mio esordio di 21 anni fa: avevo 16 anni e l'emozione unica di quel giorno, sarà sempre viva nella mia memoria. Da allora ho vissuto un viaggio incredibile con tre generazioni di ragazze che come me hanno dato tutto se stesse alla Nazionale. Le saluto e abbraccio tutte ringraziandole per ciò che hanno condiviso con me, sia nei momenti delle grandi soddisfazioni che in quelli dei giorni difficili. L'ultima tappa della qualificazione olimpica in Giappone, mi ha fatto capire che le scelte dell'allenatore, che rispetto ma non condivido, non corrispondono alle mie aspettative e a quanto penso di rappresentare. Ho quindi maturato la scelta difficilissima di mettere la parola fine a questa bellissima avventura. Ogni volta che vedrò una partita della Nazionale, sarò sempre la prima tifosa, perché chi ne ha fatto parte sa che l'emozione speciale di rappresentare il proprio Paese, non potrà mai svanire", scrisse il giorno dell'addio in un post Instagram. Metterà a disposizione tutto il suo carisma lei che in questa pallavolo, così diversa da quella dei suoi esordi, ci tornerà con la stessa umiltà che ha contraddistinto la sua carriera.