Milano
Vox Italia e l’evoluzione della Politica. Presentazione dei Circoli lombardi
Il nuovo partito che si ispira al pensiero del filosofo Diego Fusaro ha presentato ufficialmente i 9 Circoli territoriali di Vox Italia in Lombardia
Vox Italia e l’evoluzione della Politica. Presentazione dei Circoli lombardi
Nello scenario storico culturale del giardino di Villa Sormani - Marzorati a Missaglia, in piena Brianza lecchese, nella serata del 21 luglio, si è svolta la presentazione ufficiale dei 9 Circoli territoriali di Vox Italia sorti in Lombardia a pochi mesi dalla nascita del nuovo partito che si ispira al pensiero del filosofo Diego Fusaro, ospite della manifestazione. Organizzato dall’Ufficio di Coordinamento territoriale della Lombardia, formato dal coordinatore regionale ad interim - Marco Pipino - e dai presidenti dei primi 4 Circoli della regione (Bergamo, Milano, Legnano e Brescia), nell’ordine Sergio Russo, Luciano Tovaglieri, Nicola Vedovino e Paolo Ferrari, l’evento ha registrato il tutto esaurito, con i 150 posti a sedere tutti occupati dalle delegazioni degli iscritti al partito e dai loro ospiti simpatizzanti, provenienti anche dai neocostituiti secondi Gruppi territoriali di “Milano - Centro” e “Bergamo - Giacinto Auriti”, nonchè dai Circoli di Seregno - Brianza Ovest e Carate - Brianza Nord.
Il coinvolgente e, come sempre, dotto intervento di Diego Fusaro si è incentrato, innanzitutto, sull’evoluzione - o meglio sull’involuzione della politica, a seguito della caduta del muro di Berlino; una politica ridotta a mera esecutrice di ordini, provenienti dalle elitès finanziarie, ai danni non solo (come un tempo) delle c.d. classi operaie ma anche dei c.d. ceti medi, pesantemente colpiti, impoveriti, “glebalizzati”, dall’imperante processo di globalizzazione in corso e dal dominio assoluto, sfrenato ed illimitato dei mercati nelle mani delle grandi multinazionali, dei banchieri e dell’alta finanza internazionale. Da qui la necessità - da parte della politica e dello stato sovrano nazionale - di recuperare il proprio ruolo, che è - secondo i dettami costituzionali - quello di porre allo strapotere dei mercati quei limiti che assicurino ai cittadini adeguati livelli di benessere e dignità sociale; obiettivo raggiungibile solo attraverso il superamento degli obsoleti schemi della politica, basati sulla dicotomia tradizionale (destra - sinistra) ed attraverso la verticalizzazione del conflitto di classe secondo lo schema più attuale: “alto - basso” , ovvero “elitès” - “popolo”. Il filosofo ha quindi spiegato come la nascita di Vox Italia sia servita a colmare uno spazio politico rimasto vuoto: si sentiva l’esigenza di un partito, basato su solide basi culturali ed ideologiche, un partito convintamente no euro, no UE, che si ponesse come alternativa sovranista e socialista al c.d. “partito unico della mera illusione” (formato dalla sommatoria di tutti gli attuali partiti) secondo il quale sarebbe possibile cambiare l’Europa dall’interno.
Diego Fusaro si è, infine, soffermato sulla particolare importanza dei Circoli territoriali in epoca di Covid 19, ovvero nell’epoca del passaggio dalla dittatura finanziaria pura e semplice a quella della “dittatura terapeutica” che, con la scusa di essere applicata “a fin di bene” sta, di fatto, privando i cittadini di tutte le più fondamentali libertà costituzionali, attuando - da un lato - il distanziamento sociale ed impedendo, quindi, il diritto di organizzarsi e manifestare il proprio dissenso e - dall’altro - imponendo, anche con la forza, la narrazione ufficiale offerta dal “sistema” come l’unica possibile, e ciò attraverso la strategia della paura attuata con i mezzi di comunicazione di massa e la censura, anche simbolicamente rappresentata dalla mascherina che si è costretti ad indossare. Da qui, oggi più che mai, la necessità - da parte degli attivisti sui territori - di restare uniti, connessi anche fisicamente, alla continua ricerca della verità, che spesso non è quella offerta dal main stream, per dare vita non solo ad una nuova classe dirigente politica ma anche e, soprattutto, ad una nuova classe di cittadini coscienti e consapevoli.
Anche alla luce del positivo riscontro dell’iniziativa, questo l’impegno dell’Ufficio di coordinamento regionale, “proseguiremo in ogni altra provincia della Lombardia il lavoro di promozione e sviluppo dei nostri Gruppi territoriali con rinnovato slancio e vigore!”.