Milano

Zona rossa, Lombardia: "Nessun errore di nostro medico in trasmissione dati"

Da Regione la smentita a quanto riportato da alcuni media sul fatto che sarebbe stato un medico della Uo Prevenzione a inviare dati errati all'ISS

Zona rossa, Lombardia: "Nessun errore di nostro medico in trasmissione dati"

"In merito ad alcuni articoli apparsi sulla stampa, la Dg Welfare di Regione Lombardia smentisce categoricamente la notizia che attribuisce ad un medico della Uo Prevenzione, Danilo Cereda, la responsabilità di un'errata trasmissione di dati che avrebbe decretato l'erronea attribuzione della fascia rossa alla Lombardia". Lo precisa una nota della Regione Lombardia.

"La Uo Prevenzione - continua la nota - svolge il compito di sorveglianza e analisi epidemiologica e non di produzione dati. Il report supervisionato dal dottor Cereda riporta il totale del numero di tamponi, guariti, dimessi, ricoverati in reparti ordinari e terapie intensive, persone in isolamento ed è quello che viene inviato quotidianamente al Ministero della Salute e alla Protezione Civile e da questi pubblicato".

"I dati inviati quotidianamente all'Istituto Superiore di Sanità per il calcolo degli indicatori - si legge ancora - partono direttamente da un flusso informatico della società regionale Aria che ha origine dalle schede compilate da medici e laboratori, strutture ospedaliere pubbliche e private. Si ribadisce che la sovrastima dell'indice RT della settimana 35 non è dipesa in alcun modo dalla qualità dei dati inviati a ISS".

"La Dg Welfare - conclude la nota - ringrazia per quanto fatto  finora dal dottor Cereda e rinnova la fiducia alla UO Prevenzione per il proseguo del lavoro".








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