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28 gennaio 1972: cinquant’anni fa iniziava l’epopea Lancia nei Rally






Sandro Munari e Mario Mannucci la notte del 27 gennaio compiono l’impresa sul Col de Turini vincendo così con la Lancia Fulvia 1,6 HF il Rallye Monte-Carlo
Le cinque Lancia Fulvia Coupé 1,6 HF schierate al via sono: n°2 Ballestrieri / Bernacchini; n°8 Källström / Häggbom; n°14 Munari / Mannucci; n°21 Lampinen / Andreasson e la n°26 Barbasio / Sodano. Nelle prime prove speciali, come da pronostico, dominano le Alpine e le Porsche, mentre Munari e Mannucci, i migliori con le Fulvia, si difendono limitando i danni. Arriva la prima lieve nevicata e i piloti che sono in testa tengono le gomme da asciutto, mentre le Lancia con una leggera chiodatura riescono a ridurre il distacco.
È la Fulvia HF di Munari e Mannucci a distinguersi subito, riuscendo a restare saldamente in terza posizione alle spalle delle Alpine di Anderson e Darniche. Si arriva così all’ultima tappa che prevede 153 chilometri suddivisi in sette prove speciali con tre passaggi sul Col de Turini. L’organizzazione ineccepibile consente ai due alfieri Lancia di scegliere gli pneumatici giusti e il ritmo incalzante che riescono a tenere costringe gli avversari a spremere al massimo le loro vetture.
Dopo il primo passaggio Anderson rompe il cambio: ora Munari e Mannucci sono secondi, ma dopo il secondo passaggio anche Darniche è costretto ad arrendersi per la rottura del cambio. Munari commenterà in seguito che il punto debole delle Alpine era l’affidabilità: tallonandoli con cattiveria li costringi a chiedere troppo e a rompere. A questo punto Sandro Munari e Mario Mannucci possono amministrare il primo posto: tolte di mezzo le Alpine la prima vettura che li segue ha dieci minuti di distacco.