Auto e Motori
Con la Fiat Panda Hybrid alla scoperta della Sardegna
La Fiat Panda Hybrid è fedele compagna di viaggio alla scoperta delle più belle strade della Sardegna. Quasi 700 km per saggiare l’efficienza del motore FireFly
Da Cagliari ad Alghero lungo l’Orientale Sarda per addentrarsi nella cultura barbagina e spingersi fino a quella catalana con la Fiat Panda Hybrid sempre protagonista
La Fiat Panda Hybrid è l’ultima evoluzione in chiave green, di una tra le vetture più iconiche dell’Italia a quattro ruote, che si contende lo scettro con la sorella Fiat 500 Hybrid. Le antesignane hanno svolto ruoli da protagoniste nel secolo scorso, motorizzando l’Italia del dopoguerra la 500 e interpretando l’evoluzione dell’utilitaria in chiave funzionale negli anni Ottanta la Panda.
Fiat Panda Hybrid e 500 Hybrid, moderne eredi delle storiche icone, vivono contemporaneamente e si dividono in modo complementare la massima espressione della funzionalità la Panda, e del glamour senza tempo la 500. All’interno del segmento B delle city car, che una volta venivano definite “utilitarie”, continuano a essere veri benchmark di mercato.
L’ultima evoluzione di entrambe ha portato in dote l’innovativo motore FireFly tre cilindri un litro da 70 CV reso particolarmente brillante e parsimonioso nei consumi e nelle emissioni dall’adozione dell’architettura mild hybrid. Si tratta del sistema BSG (Belt integrated Starter Generator) composto da un motore elettrico alimentato da una compatta e leggera batteria al litio da 12 V e 11 Ah posizionata sotto il sedile del conducente.
Il sistema permette di recuperare energia in fase di frenata e decelerazione, immagazzinarla nella batteria ausiliaria, e sfruttarla, con una potenza di picco di 3,6 kW, per riavviare il motore termico dopo uno stop in marcia e per assisterlo in fase di accelerazione. Il risultato è un notevole risparmio di carburante e di emissioni correlate che, a seconda delle strade, arriva fino al 30% rispetto al precedente 1,2 litri quattro cilindri di pari potenza, oltre a consentire l’omologazione Euro 6D Final.
Così la Fiat Panda Hybrid ci ha, per così dire, lanciato una sfida. Per valutare realmente l’efficacia del sistema ibrido abbiamo deciso di metterla alla prova attraverso un itinerario un po’ inusuale per una city car, troppo facile sarebbe stato provarla solamente in città. Noleggiata all’aeroporto di Cagliari Elmas presso l’agenzia Leasys, l’abbiamo strapazzata lungo le tortuose e spettacolari strade della Sardegna percorrendo oltre settecento chilometri più di entroterra che di costa.
Nel primo tratto del nostro itinerario protagonista è la spettacolare Strada Statale 125 nota come Orientale Sarda, della quale percorriamo subito la prima parte da Cagliari a Muravera. La salita al valico Arcu ’e Tidu ci permette di apprezzare l’apporto più di coppia che di potenza che il motore elettrico fornice all’uscita delle curve, mentre in discesa siamo catturati dalla bellezza delle rocce granitiche erose dalle acque del rio Cannas che si alternano alla folta vegetazione, mentre in rilascio il sistema provvede a ricaricare la batteria al litio.
La Fiat Panda Hybrid ha una marcia in più, non tanto e non solo per il cambio a sei rapporti, ma proprio per l’apporto che l’agile sistema ibrido riesce a fornire in accelerazione. Nei tratti rettilinei ci affidiamo ai suggerimenti che la vettura ci fornisce per sfruttare al massimo l’efficienza del sistema. A bassa velocità, quando il cruscotto lo segnala, inizialmente con qualche timore subito fugato dall’efficacia del sistema, mettiamo il cambio in folle. Il motore viene così spento e la vettura sembra proprio veleggiare: si attiva la modalità “coasting” durante la quale la batteria alimenta tutti i servizi assicurandoci il totale controllo, dal servosterzo a tutti i servizi, mentre il motore spento non brucia neppure una goccia di benzina.
La Fiat Panda Hybrid pur nella compattezza dei suoi 3,6 metri offre un’ampia superfice vetrata che le conferisce una visibilità inusuale per una city car. Ci permette così di apprezzare oltre alla bellezza della strada anche il paesaggio. Una sosta obbligata quando raggiungiamo il piccolo spiazzo sulla sinistra dal quale si apprezza la vista verso l’interno della Gola di Garropu. Siamo fortunati perché la giornata è fredda, il cielo è terso e il paesaggio tutt’intorno è veramente mozzafiato.
Lasciamo la splendida SS125 Orientale Sarda per andare a gustare la cucina locale e l’ospitalità di un caro amico all’Agriturismo Etila, nei pressi di Bitti nel cuore della Barbagia, così iniziamo a tagliare la Sardegna in direzione Est, passando dal Nuraghe Loelle, nel territorio di Buddusò: la nostra meta successiva sono le falesie a Nord del promontorio di Capo Caccia per poi visitare le ottime cantine e fermarci qualche giorno nella città di Alghero, in cui la tradizioni sarde si sono fuse con quelle catalane.
La Fiat Panda Hybrid si rivela ottima compagna di viaggio nel percorrere un altro tratto di strada spettacolare, quello che congiunge Alghero a Bosa lungo la costa Occidentale. Il tratto è meno lungo dell’Orientale ma il susseguirsi di curve e controcurve altrettanto appagante. Le prestazioni che offre la nostra Panda non sono certo da sportiva ma comunque i sei rapporti al cambio consento di sfruttare al meglio il motore, sempre ben supportato nelle accelerazioni dal motore elettrico.
Superato il golfo di Oristano il nostro itinerario si conclude a Cagliari percorrendo la più veloce SS 131, la Carlo Felice. In una settimana abbiamo percorso oltre 700 chilometri e la “nostra” Fiat Panda Hybrid ha mantenuto una media prossima ai 17 km/litro. Un risultato insperato considerando che abbiamo guidato senza particolare oculatezza lungo strade tortuose e scoscese. Il compatto tre cilindri FireFly con la tecnologia BSG è promosso a pieni voti, non tanto e non solo in città.