Auto e Motori
Francoforte 2019,il Gruppo BMW ha le batterie cariche
Il futuro del Gruppo BMW parte dal Salone di Francoforte. Ce l’ha spiegato in un’intervista Massimiliano Di Silvestre, nuovo Presidente e A. D. di BMW Italia S.
Il Gruppo BMW si è presentato al Salone di Francoforte proponendo la sua visione di futuro che parte dall’indiscutibile successo ottenuto in questi mesi, frutto soprattutto di una grande offensiva di nuovi modelli. Nel periodo gennaio- agosto 2019, infatti, il gruppo tedesco ha registrato, a livello globale, un incremento delle vendite a dispetto di uno scenario macro economico molto volative e incerto: 1.617.512 auto considerando i Brand BMW, MINI e RR (+1,3% rispetto al pari periodo di un anno fa) di cui oltre 80 mila elettrificate e 121.098 motociclette, in crescita del 7,5%.
Il Gruppo continua ad essere il produttore di auto premium di maggior successo al mondo capace di offrire ai propri clienti una gamma di prodotti unica in ogni segmento del mercato, in oltre 160 Paesi.
D) Quali sono gli ingredienti di questo successo?
Di Silvestre. Sicuramente una strategia di marketing flessibile, un portafoglio di prodotti variegato ed un'ampia gamma di tecnologie e di propulsioni che comprendono sia motori a benzina e diesel altamente efficienti, sia motori interamente elettrici e sistemi ibridi plug-in ed in futuro auto a idrogeno fuel cells.
L’utilizzo di architetture di veicoli flessibili, infatti, ci consentirà di produrre rapidamente qualsiasi modello con diverse tecnologie di guida come richiesto dal mercato. Un esempio è la BMW X3 che dal prossimo anno sarà disponibile in tutte le varianti di propulsione.
D) Quanto è importante il mercato italiano per il Gruppo BMW?
Di Silvestre. In Italia, in un mercato in contrazione e con uno scenario macroeconomico incerto, stiamo ottenendo risultati molto importanti.
Nei primi otto mesi del 2019 il BMW Group ha venduto in Italia un numero di auto sostanzialmente in linea con il 2018 (53.117 unità) confermando la leadership complessiva nel mercato premium. Il marchio BMW ha consuntivato una flessione pari all’1,63% rispetto al 2018 (38.932 auto) e MINI un incremento del 3,53% con 14.185 immatricolazioni. La performance del brand BMW è stata influenzata dalla crescita del segmento delle compatte sul mercato Italia, che vede la nostra BMW Serie 1 nella fase di run-out.
D) E le due ruote?
Di Silvestre. Le performance del mercato delle due ruote sono davvero soddisfacenti: con 12.913 motociclette vendute negli otto mesi (+16%), attualmente siamo il secondo mercato al mondo per il BMW Group.
D) E cosa prevede il nostro futuro?
Di Silvestre. Stiamo affrontando il futuro con le “batterie cariche”! Come annunciato a giugno a Monaco in occasione del NEXTGen, l’innovativo format che abbiamo proposto per la prima volta a voi media, analisti, influencer e concessionari a Monaco di Baviera, procede lungo la “Future Highway 2025” accelerando il programma di espansione dell'elettro-mobilità.
Nel 2023, con ben due anni di anticipo, raggiungeremo l'obiettivo di avere 25 modelli elettrificati. Grazie ad architetture di veicoli flessibili per propulsioni completamente elettriche, ibride plug-in e con efficienti motori a combustione, rispondiamo prontamente a uno scenario in costante mutamento ed evoluzione. Più della metà dei 25 modelli sarà completamente elettrica.
D) Vi considerate pionieri dell'e-mobility?
Di Silvestre. Certo che sì. Come pioniere dell'e-mobility, già oggi siamo leader nel mercato veicoli elettrificati. Entro la fine di quest’anno, avremo oltre mezzo milione di veicoli elettrificati in circolazione. Includendo la vasta flotta di ibridi plug-in, il Gruppo BMW offre oggi la più ampia gamma di veicoli elettrificati attualmente in commercio.
Entro il 2020 la nostra offerta di modelli con sistemi di trasmissione elettrificati crescerà ulteriormente, comprendendo le varianti ibride plug-in della BMW X3, della Nuova BMW X1, della Nuova BMW Serie 3 Touring e la MINI Cooper SE Full Electric che vedrete domani sullo stand.Inoltre, entro due anni, saranno cinque i veicoli di produzione di serie completamente elettrici: oltre alla BMW i3, più di 150.000 unità vendute fino ad oggi, a novembre inizierà la produzione della MINI completamente elettrica presso lo stabilimento di Oxford (UK);
nel 2020 sarà il turno della BMW iX3 completamente elettrica, con produzione a Shenyang (Cina) e, nel 2021, della BMW iNEXT, che sarà prodotta a Dingolfing (Germania). Poi sarà la volta della BMW i4 che verrà assemblata negli stabilimenti di Monaco (Germania).
D) Su quali tecnologie si basa il futuro secondo il Gruppo BMW?BMW
Di Silvestre. A proposito di tecnologie voglio sottolineare tre punti fondamentali.
1). Il BMW Group ha sempre prodotto motori diesel puliti nel rispetto di tutte le regolamentazioni mondiali, propulsori che si sono spesso rivelati tra i migliori sul mercato in termini di efficienza ed emissioni. In questa ottica anche l’implementazione delle nuove normative WLTP è avvenuto in modo lineare e nel pieno rispetto dei tempi per l’intera gamma. 2). Pur avendo aumentato in modo significativo gli investimenti in ricerca e sviluppo nel corso degli ultimi esercizi per favorire il processo di elettrificazione dei modelli (fino ad arrivare a quasi il 7% nel 2018 per un totale di circa 7 miliardi di euro), riteniamo che la tecnologia dei motori diesel ci accompagnerà per i prossimi 20 anni e quella dei motori benzina per i prossimi 30 anni. Tutti gli studi sono concordi nel ritenere che la percentuale di elettrificazione delle motorizzazioni al 2025 sarà, nella migliore delle ipotesi del 30%. Risulta quindi evidente come la maggior parte delle vetture in vendita a quella data sarà ancora equipaggiata da motorizzazioni convenzionali. Peraltro, recenti test svolti in tutto il mondo e anche in Italia, hanno dimostrato che propulsori diesel di moderna generazione rappresentano una soluzione molto efficace ed impatto ridottissimo anche in condizioni di guida reali. 3). Entro il 2020 ridurremo del 50% le emissioni di CO2 della nostra flotta europea rispetto al 1995 e abbiamo intenzione di rispettare i target previsti per il 2030 dall’Unione Europea.