Auto e Motori

La mobilità del futuro secondo BMW Group

BMW Group vede la mobilità elettrica, la digitalizzazione, la guida autonoma ed i servizi come punti chiave di sviluppo.

“Il BMW Group – spiega Sergio Solero, Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia - ha l’obiettivo di guidare questi cambiamenti con la flessibilità dei propri prodotti e della propria struttura aziendale che sono, così, in grado di cambiare e adattarsi ai nuovi scenari futuri. Stiamo costruendo, oggi, la mobilità del futuro”.Lavorare oggi, quindi, per una migliore mobilità del futuro: come? Concentrandosi sulle esigenze e sulle necessità dei clienti. Da qui la strategia NEXT by BMW basata su quattro punti essenziali: Autonomous (guida autonoma), Connected (connettività), Electrified (elettrificazione) and Services (servizi). Che corrispondo poi a quattro workshop separati.

Guida Autonoma. Non tutti sanno che, nei pressi di Monaco di Baviera, BMW ha realizzato un Campus dedicato alla guida autonoma che rappresenta lo stato dell’arte in termini di eccellenza ed efficienza di creare innovazione e sviluppo in grado di assicurare la sostenibilità futura del Gruppo. La grande novità dell’industria automobilistica è che, per raggiungere i nuovi obiettivi, deve per forza di cose lavorare con aziende specializzate in altri settori. Ecco perché nel Campus specialisti IT, sviluppatori di software nelle aree di intelligenza artificiale, machine learning e data analisys si incontrano in uno “new working environment” costituito da una struttura open space con un uso flessibile degli spazi in grado di integrare diverse metodologie di lavoro e supportare la creatività, flessibilità, efficienza ed autonomia degli sviluppatori. In parole più semplici, ciò significa, ad esempio, che un programmatore software può testare immediatamente il nuovo codice in un’auto di test direttamente disponibile nel Campus. Insomma, BMW Group ha impostato nel suo navigatore la destinazione “Guida autonoma”, con delle tappe (leggi: livelli) intermedie. La prima è il Livello 2 (oggi): i sistemi di assistenza al guidatore come primo passo verso la guida autonoma. Il guidatore è responsabile della guida in ogni momento (è necessario il contatto delle mani sul volante).

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 La seconda è il Livello 3 (dal 2021 con la BMW iNext): quando il livello 3 sarà raggiunto, per la prima volta il controllo del veicolo sarà condiviso tra l’auto e il guidatore. Durante la guida autonoma nel traffico in movimento nella medesima direzione e separato dal traffico incrociante, il guidatore sarà in grado di fare attività secondarie a bordo dell’auto o rilassarsi per lunghi periodo (eyes off). Il guidatore deve rimanere in una posizione che gli consenta di prendere il controllo completo del veicolo in un tempo ragionevole (pochi secondi) quando richiesto dal sistema. Si arriva quindi (dal 2021 in poi) al Livello 4 che permetterà una guidacompletamente autonoma nel traffico urbano e nel traffico in movimento nella stessa  direzione e separato dal traffico incrociante. Il guidatore può, per esempio, dormire nei viaggi a lunga distanza se necessario. La differenza sostanziale con il livello 3 è che il tempo di “assenza del guidatore” è più lungo (mind off).

 L’ultima tappa è il Livello 5 (sviluppato in parallelo con i livelli 3 e 4): guida autonoma, volante e pedali non strettamente necessari, sedili per passeggeri senza alcun coinvolgimento nella guida; patente non richiesta (driver off). Il veicolo può essere equipaggiato con pedali e volante per permettere a un passeggero il piacere della guida, ma non sarà mai obbligato a farlo.

Connettività. La storia parla chiaro: BMW è all’avanguardia da oltre 20 anni e, da questo punto di vista, c’è da riconoscere che ha sempre tutelato le esigenze dei clienti cercando di integrarle nella loro attività digitale. Proprio quest’anno, infatti, cade il ventesimo anniversario della propria offerta commerciale di servizi digitali per le vetture, che ha avuto inizio nel 1998 con l’optional “BMW Assist” che comprendeva i servizi telematici disponibili a quel tempo. Nel corso degli anni sono numerose le innovazioni che BMW ha introdotto tra i servizi disponibili: dalla chiamata di emergenza all’accesso a internet in vettura, dallo store online con cui rinnovare i servizi o acquistarne di nuovi alle più recenti novità per il 2018: il nuovo sistema operativo di bordo BMW Operating System 7.0, la possibilità di avere il software dell’auto costantemente aggiornato grazie a Remote Software Update e la BMW Digital Key, per aprire e avviare l’auto e anche condividere la chiave con 5 persone diverse, il tutto semplicemente e in tutta sicurezza attraverso il proprio smartphone. Insieme a queste novità, la gamma dei servizi digitali BMW ConnectedDrive comprende soluzioni per la sicurezza (chiamata di emergenza intelligente), per la gestione della vettura e la sua manutenzione (Remote Services, Teleservices), per il comfort (Concierge 24/7, riconoscimento vocale evoluto, condivisione della propria posizione Live Trip Status), per la pianificazione delle destinazioni (app BMW Connected, Real Time Traffic Information, funzione Send To Car), per l’entertainment (streaming musicale Online Entertainment e Preparazione Apple CarPlay) e anche per la produttività in vettura (integrazione Microsoft Office 365 e Skype for Business).

La cosa interessante è che questi servizi digitali sono stati messi anche al “servizio” dei motociclisti con il BMW Motorrad Connected Ride. Da sempre attenta alla sicurezza a allo sviluppo di soluzioni per migliorare la guida in moto, BMW Motorrad ha introdotto Connected Ride, l’innovativa piattaforma connettiva che si compone di due funzionalità: dapprima ha esteso la chiamata di emergenza intelligente E-Call alla propria gamma di moto e successivamente ha lanciato l’opzione Connectivity per offrire informazioni ed entertainment al motociclista in maniera rapida e chiara senza alcuna distrazione da quello che succede sulla strada.

  

Elettrificazione. Curiosità: quante vetture elettrificate (elettriche e ibride plug-in) ha venduto BMW? Pensate, la casa tedesca ha consegnato ai suoi clienti, in tutto il mondo, più di 100 mila veicoli elettrificati nel 2017 e dal lancio della BMW i3 nel 2013 ha venduto oltre 200 mila auto elettrificate. Niente male anche i numeri relativi al BMW C evolution, la moto pensata per la mobilità elettrificata: 1.500 unità vendute nel solo 2017.Per il suo marchio di auto elettriche, BMW i, che è stato fondato nel 2011, l’azienda ha già assicurato i diritti di identificazione da BMW i1 a i9, nonché da BMW iX1 a iX9. Quest’anno ha visto il lancio della BMW i8 Roadster, seguita nel 2019 da una MINI completamente elettrica; nel 2020, dalla BMW iX3 e nel 2021 dalla nuova ammiraglia del marchio per quanto riguarda la tecnologia, la BMW iNext, che unirà la mobilità elettrica alla guida autonoma e a nuove opzioni di connettività interne per la prima volta su un modello di serie. L’elettrificazione è così importante per BMW che ha investito 200 milioni di euro nel nuovo “Battery Cell Competence Centre” che verrà inaugurato a inizio 2019 e che è finalizzato ad ottenere la conoscenza tecnologica nello sviluppo e produzione di batterie ad uso automobilistico.

Dopotutto, il BMW Group ha già parecchi anni di esperienza in ricerca nelle celle delle batterie e accumulato alti livelli di competenza grazie allo sviluppo dei modelli BMW i. Addirittura il costruttore tedesco sta sviluppando la quinta generazione del sistema di propulsione elettrico, previsto per il 2021, in cui l’interazione tra il motore elettrico, la trasmissione, l’elettronica di Potenza e la batteria è stata ulteriormente ottimizzata.Nella quinta generazione di propulsione elettrica saranno utilizzate, inoltre, batterie più potenti che permetteranno ai veicoli puri elettrici di raggiungere autonomie fino a 700 km e nei veicoli ibridi plug-in percorrenze in modalità elettrica di 100 km. Il BMW Gruppo continua a espandere la propria leadership tecnologica nel campo dell’elettrificazione.

 Servizi. Quarant’anni e non sentirli, anzi. BMW Bank Italia compie 40 anni e… “lo fa nel segno della continua innovazione, uno dei pilastri fondamentali della strategia del BMW Group”. A dirlo è Riccardo Gaspari, Direttore & Sales Marketing di BMW Group Italia. Che rivela i tre punti fondamentali (e irrinunciabili) dell’attività finanziaria di BMW: 1) L’innovazione “Siamo stati tra i primi  - dichiara Gaspari - a credere al Leasing per Privati e a lanciare prodotti di finanziamento con la garanzia del valore futuro (il Select, anche per i veicoli usati) insieme a FIT, il programma che permette di includere servizi aggiuntivi a scelta del cliente nel piano finanziario”). 2) Flessibilità. “E’ importante che il nostro cliente – spiega Gaspari – si senta libero di decidere in un secondo momento se acquistare o semplicemente utilizzare il veicolo.  3) Facilità d’uso. Che si traduce nel proporre solo quello di cui ha bisogno il cliente nel modo più facile possibile.Concetti che si ritrovano nell’iniziativa WHY BUY che racchiude nel suo nome la promessa di poter rimandare l’eventuale scelta di acquisto a fine contratto. “L’attenzione al cliente – conclude il manager - è quindi il nostro principale obiettivo e per questo investiamo in innovazione per offrire un’esperienza “zero pensieri” che premi la sua fiducia nei nostri confronti.Oggi più di 6 clienti finali su 10 scelgono un veicolo nuovo del gruppo BMW attraverso queste proposte. Ma l’attenzione non si ferma qui perché in un’epoca di attenzione alla “Customer Journey”, di sfide tecnologiche, di digitalizzazione e di multicanalità, diventa sempre più importante essere presenti dove e quando il cliente ne ha necessità, fornendo molteplici scelte di contatto senza mai essere invasivi. Tutto ciò attraverso strumenti digitali quali, per esempio, l’Area web cliente, la Live Chat (introdotta nel 2014 con la finalità di interagire velocemente con un volto “umano” ma attraverso un nuovo canale digitale), la Paperless (dal 2017, sollevando il cliente dalla firma fisica della documentazione contrattuale finanziaria). Ad oggi più del 90% dei nuovi clienti usa questo strumento per gestire da remoto le formalità burocratiche, permettendo di fare la nostra parte nella tutela dell’ambiente, risparmiando il rilascio di circa 2 tonnellate di CO2 in un anno. Entro la fine del 2018, poi, BMW metterà a disposizione dei suoi clienti il Video Advisor, il cui lancio permetterà di gestire da remoto il percorso completo di finalizzazione della pratica finanziaria partendo dalla quotazione, passando per la proposta fino a consentire il riconoscimento del cliente a distanza (sfruttando l’acquisizione di immagini tramite web cam, funzionalità di screen sharing e coediting).