Mercato Auto: marzo segna un + 40,8%
CRISCI: Se non si recupera il gap con i Major Markets per le auto “con la spina” la nostra industria rischia moltissimo e il nostro mercato il declassamento
Analizzando la nuova segmentazione, in marzo le berline dei segmenti A e B scendono in quota, rispettivamente al 9,6% e 19,9%, mentre recuperano i Suv del segmento A, all’1,3% (+0,4 p.p.) e perdono mezzo punto quelli del segmento B al 26,1%. Fra le medie (seg. C), i Suv salgono al 23,1% di rappresentatività (+5,7 p.p.), le berline rimangono abbastanza stabili al 5,2%. In buona crescita i SUV del segmento D, al 5,4% di quota (+0,7 p.p.), recuperano anche le berline (all’1,2% del totale). Nell’alto di gamma i Suv coprono il 2,1% del mercato e le berline lo 0,2%; infine le station wagon rappresentano il 3,3% del totale, gli MPV l’1,9% e le sportive lo 0,8%.
Dal punto di vista delle aree geografiche, in marzo il Nord Est, grazie al contributo del noleggio, conferma la leadership coprendo il 33,7% delle immatricolazioni. Il Nord Ovest segna il 30,7% delle immatricolazioni (+1,8 p.p.), il Centro Italia retrocede leggermente al 22,5% del totale, l’area meridionale scende all’8,7% e quella insulare al 4,4%.
Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in marzo crescono dell’1,5% a 120,3 g/Km; 120,4 g/Km nel primo trimestre (+1,6%).
L’analisi delle immatricolazioni di marzo per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 4,9% del mercato, il 3,1% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 4,0% e 3,7% nel trimestre). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 62,1% (64,7% in gennaio-marzo), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si assesta al 25,8% e quella della fascia oltre i 190 g/Km all’1,7% (rispettivamente 23,9% e 1,8% in gennaio-marzo).
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