Sicurezza e componenti in carbonio per l'auto del futuro
Industria 4.0 e sviluppo della forza lavoro nei progetti di Step Sud Mare
Veicoli connessi e guida autonoma, la filiera dell’automotive italiana è pronta ad accogliere la sfida 4.0. Da Pomigliano d’Arco, città della provincia di Napoli, da sempre legata a doppio nodo alla storia dell’auto made in Italy, parte la sfida per le quattroruote del futuro. Dall’uso di materiali innovativi, come il carbonio, al perfezionamento delle misure di sicurezza, attraverso il dialogo tra sistemi interni e interni, Step Sud Mare (SSM), la società attiva nel settore dei servizi di progettazione industriale, di prodotto e di processo, per l’industria e i trasporti.
L'azienda, guidata da Antonio Maria Zinno, è stata protagonista anche dell’ultima assemblea pubblica dell’Anfia, l’Associazione nazionale filiera dell’industria automobilistica, dove ha presentato i risultati di due progetti realizzati in ambito PON03, al fianco di imprese di rilievo internazionale come FCA e il Gruppo Adler Pelzer di Paolo Scudieri. I progetti sono Apps4Safety e Hy Compo 2020. Il primo si propone di
favorire un approccio integrato per la sicurezza del veicolo, agevolando il dialogo tra la sicurezza passiva e quella attiva. Il secondo progetto, invece, mira alla realizzazione di innovative componenti in carbonio, con l'obiettivo di alleggerire gli elementi senza intaccarne la sicurezza
“L’innovazione -spiega ad Affaritaliani, Zinno- è l’elemento strategico capace di rendere competitive le imprese al giorno d’oggi. L’Industria 4.0 è una realtà che detta tempi e metodi della nuova produzione industriale. Anche l’automotive è chiamata a fare i conti con le sfide poste da Big
Data e intelligenza artificiale e noi siamo pronti a coglierle, anche grazie alle potenzialità e competenze delle risorse umane di cui ci avvaliamo”. Tra collaboratori diretti e indiretti, oggi, la società può contare sul contributo di oltre 150 risorse umane che operano nelle sette sedi presenti in cinque Paesi del mondo. Nel 2018, tra l’altro, si concluderà la selezione di nuove quaranta figure professionali che saranno impegnate su progetti legati proprio all’Industria 4.0, risorse che entreranno in servizio tra SSM e LinUp, la startup satellite del gruppo di Pomigliano, nata nel 2015, che opera per ottimizzare i processi produttivi grazie all’apporto di strumenti innovativi. Sono già 20 i profili selezionati, da occupare su progetti legati a digital factory e innovativi sistemi di visione. “Industria 4.0 sta rivoluzionando le metodologie di produzione e il mercato del lavoro. Il 65% dei bambini che oggi frequentano le elementari farà, alla fine dell’intero percorso di studi, un mestiere
che oggi non esiste ancora. Siamo profondamente conviti che le trasformazioni in corso vadano lette come opportunità e la possibilità di assumere quaranta nuove risorse una conferma. Pertanto, la formazione -aggiunge l’imprenditore- è l’unico elemento capace di fare la differenza in un mondo in trasformazione, un fattore chiave per garantire il successo delle nuove metodologie produttive che richiedono personale sempre più qualificato e con un ruolo determinante”.