17 aprile 2025 - 15:42
Bce taglia i tassi di 25 punti base: scende ancora il costo del denaro
Roma, 17 apr. - (Adnkronos) - Nuovo taglio dei tassi di interessa da parte della Bce oggi, giovedì 27 aprile. Come anticipato dai mercati, non si ferma il percorso di normalizzazione della politica economica della Banca centrale europea che, dopo quello varato lo scorso 6 marzo, ha deciso nella riunione del Consiglio direttivo che si è appena conclusa di tagliare i tassi di interesse di altri 25 punti base. Con l'intervento odierno il tasso sui depositi, quello di riferimento, passa dal 2,50% al 2,25%. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali invece cala dal 2,65% al 2,40% e quello sui prestiti marginali dal 2,90% al 2,65%.Nel Consiglio direttivo "si sono discusse varie opzioni, ma nessuno ha contestato il taglio da 25 punti base, è stata una decisione unanime", ha affermato la presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa dopo la riunione.La decisione del Consiglio direttivo - si legge nella nota conclusiva - "scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria".L'Eurotower sottolinea come "il processo disinflazionistico è ben avviato. L’andamento dell’inflazione ha continuato a rispecchiare le attese dei nostri esperti; a marzo sono diminuite sia l’inflazione complessiva sia quella di fondo". "Le misure dell’inflazione di fondo - continua la nota - suggeriscono perlopiù che l’inflazione si attesterà stabilmente intorno all’obiettivo del 2% a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo".Il Consiglio direttivo spiega inoltre come, "soprattutto nelle attuali condizioni caratterizzate da eccezionale incertezza, l’orientamento di politica monetaria adeguato sarà definito seguendo un approccio guidato dai dati, in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione". In particolare - si ribadisce - le decisioni sui tassi di interesse "saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi"."L’economia dell’area dell’euro ha acquisito una certa capacità di tenuta agli shock mondiali, ma le prospettive di espansione si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali", sottolinea la Bce nella dichiarazione conclusiva della riunione del Consiglio direttivo. "È probabile che la maggiore incertezza riduca la fiducia di famiglie e imprese e che la risposta avversa e volatile dei mercati alle tensioni commerciali determini un inasprimento delle condizioni di finanziamento. Tali fattori possono gravare ulteriormente sulle prospettive economiche per l’area dell’euro" continua l'Eurotower."L'aumento dei problemi sul fronte del commercio globale va ad aggiungersi" agli altri elementi che spingono al ribasso le prospettive dell'Eurozona, "pesando sulle esportazioni, mentre il peggioramento del sentiment puo' portare a un irrigidimento delle condizioni finanziarie", ha detto Lagarde."Sappiamo che quello dei dazi è un impatto che andrà a colpire la crescita mentre quello sull'inflazione si vedrà nel corso del tempo", ha continuato, spiegando che in materia "ci sono visioni divergenti". "Ci sono molte incertezze, nelle prossime settimane si prenderanno decisioni ma penso che l'impatto netto delle tariffe sull'inflazione si vedrà con il passare del tempo", ha affermato la presidente della Bce sottolineando che "siamo in presenza di uno choc negativo sulla domanda. Alcuni dazi sono già in vigore e da una media di 3% siamo passati al 13% sulle merci". E ha ricordato come "sul tavolo abbiamo le possibili risposte della Commissione, come quella zero per zero" avanzata all'Amministrazione Trump.In ogni caso "c'è una certa unanimità sul fatto che i dazi avranno impatti che dipenderanno in larga misura dalla parte del mondo in cui ci si trova. E ciò giustifica il fatto che anche le risposte di politica monetaria saranno differenti", ha quindi concluso.