10 aprile 2025 - 18:43
**Campania: Pd lavora a coalizione ampia, tra incognita De Luca e ipotesi Fico**
Roma, 10 apr. (Adnkronos) - Rimasta congelata per mesi, in attesa del pronunciamento della Consulta sull'ipotesi di terzo mandato per Vincenzo De Luca, la trattativa sulla Campania ora si può aprire. La sentenza c'è stata, il terzo mandato non si può fare e per il Pd è arrivato il momento di aprire una "pagina nuova" come ripetono i dem, da Antonio Misiani a Francesco Boccia e Marco Sarracino. La macchina si è messa in movimento. Primo obiettivo è costruire una coalizione ampia. Il modello è quello del comune di Napoli. E proprio il sindaco partenopeo, Gaetano Manfredi, sta già giocando un ruolo da tessitore interloquendo con le liste civiche deluchiane per evitare smottamenti a destra. Mentre lunedì la 'coppia' Igor Taruffi e Davide Baruffi da Roma sbarcherà in Campania per incontrare consiglieri regionali e segretari provinciali dem. A valle della coalizione, il candidato. Al momento il nome più accreditato resta quello dell'ex-presidente della Camera, Roberto Fico. E Vincenzo De Luca? Per sabato ha convocato i capigruppo della sua maggioranza e in quella sede potrebbe chiarire le sue intenzioni. Se dovesse promuovere una sua lista, il governatore potrebbe compromettere la vittoria per il centrosinistra. "Ma chi ci va in quella lista? La maggioranza di De Luca non è mai stata insieme per motivi ideologici ma di potere e se la possibilità di vincere non c'è, addio", dicono i dem campani 'antideluchiani'. Da quelle parti si parla senza mezzi termini di una stagione ormai chiusa. "Nelle ultime 24 ore", dopo lo stop al terzo mandato, "si è sgretolato tutto. I consiglieri ormai non li tiene più e infatti sabato ha convocato i capigruppo, non tutta la maggioranza...". L'area riformista dem usa altri toni: "De Luca? Si proverà a trattare".Una trattativa con De Luca potrebbe passare da nomi di suoi fedelissimi nella futura giunta. Sul candidato presidente, se sarà 5 Stelle, pare che il governatore preferisca Sergio Costa a Fico. Il muro che in passato ha diviso De Luca e M5S sembra essersi ridotto: non è passata inosservata la 'benedizione' data dal governatore alla manifestazione dei 5 Stelle di sabato scorso. C'è chi ci inserisce nella eventuale trattativa anche la ricandidatura al comune di Salerno per sé e quella alle prossime politiche del figlio Piero, attorno a cui circolano voci sul fatto che possa entrare in campo nella partita campana. "Avremo tempo, ci divertiremo", dice alla Camera mentre svicola dai cronisti. I dem sono comunque fiduciosi di mantenere la Campania al centrosinistra. Il 'modello Napoli' fa ben sperare. Sia come composizione della coalizione che come percentuali elettorali: a Napoli alle europee la somma di Pd, M5S, Avs senza le forze moderate ha superato il 60%. Lo snodo campano a cascata potrebbe smuovere tutto il dossier regionali rimasto sospeso in questi mesi. Costruire coalizioni ampie è la linea guida del Pd con l'obiettivo, sulle 5 regioni al voto, di riconfermarne tre - Campania appunto, Toscana e Puglia- e riconquistare le Marche. Il Veneto è una partita a parte e lì potrebbero essere eventuali divisioni del centrodestra ad essere dirimenti. Nelle Marche è già partito, dando la disponibilità a correre, l'eurodeputato e ex-sindaco di Pesaro, Matteo Ricci che punta a strappare la regione a Francesco Acquaroli di Fdi. Per la Puglia c'è in pole Antonio Decaro, mister preferenze alle europee con i suoi 500mila voti. Oggi era alla Camera e ha pranzato con alcuni deputati pugliesi. Quindi la Toscana dove al momento tutto fa pensare a una ricandidatura di Eugenio Giani. Tuttavia ci sono anche in ballo nomi più marcatamente vicini alla segretaria Schlein, come il segretario regionale Emiliano Fossi o Marco Furfaro. "Vedremo. Ci sono ancora tutti i passaggi da affrontare -dice un deputato toscano- da noi i 5 Stelle e Avs sono all'opposizione. Ma le distanze con i 5 Stelle si sono ridotte, Fratoianni ha avanzato la proposta di primarie che è già un modo per aprire un confronto".