20 maggio 2017 - 11:25

CORRUZIONE: LA DIRIGENTE-EROINA CHE DENUNCIò TUTTO, 'COSì FAZIO MI MINACCIò'

Palermo, 20 mag. (AdnKronos) - Aveva capito che c'erano troppe anomalie e troppi 'aiutini' a favore dell'armatore Ettore Morace nel bando di gara che era stato predisposto dal suo predecessore e che riguardava i trasporti marittimi. E la certezza era arrivata dopo le pressioni subite e le velate minacce arrivate da un deputato regionale, che ieri è finito in carcere per corruzione, Girolamo Fazio. In manette anche l'ìarmatore Ettore Morace e un funzionario regionale, Giuseppe Montalto. Eccola la dirigente-eroina della Regione siciliana grazie alla quale la Procura ha potuto scoperchiare una "vera e propria centrale della corruzione", come è stata definita ieri dal Procuratore aggiunto di Palermo, Dino Petralia. E' il 7 luglio 2016 e Dorotea Piazza, questo il suo nome, si presenta in Procura dopo avere presentato un esposto-denuncia. Per raccontare tutte le anomalie nel settore dei trasporti marittimi.E' il gip a raccontare quanto accaduto nel dicembre del 2015 alla Regione, dopo l'annullamento in autotutela del bando. "In occasione di un incontro svoltosi in Assessorato Infrastrutture Trasporti e Mobilità, intorno alla prima decade di dicembre 2015 con il rappresentante della Ustica Lines Ettoren Morace che era se ben ricordo accompagnato dai suoi legali e dal direttore amministrativo della società, tale Alessandro Forino, con l'assessore Giovanni Pistorio con il dirigente generale Fulvio Bellomo, nonché con i deputati Turano e Fazio - racconta la donna sentita dai magistrati - Fazio inj quell'occasione ha usato parole e frasi veementi del tipo 'La pagherete cara... questione di tempo ma la pagherete cara', chiaramente riferendosi all'azione di annullamento che era stato da me adottato"."Infatti - prosegue Dorotea Piazza - essendo l'intero iter procedimentale curato e sottoscritto da me, ho ritenuto riferite personalmente a me le frasi espresse dall'onorevole Fazio alle quali tuttavia non ho inteso replicare. Ricordo di essermi poi sfogata con il dottor Bellomo ed insieme abbiamo convenuto sulla condotta arrogante e intimidatoria dell'onorevole Fazio".