25 ottobre 2024 - 15:02

Herpes zoster e RSV, vaccini e prevenzione al centro del Congresso Siti

PALERMO (ITALPRESS) - Insistere sulla vaccinazione della popolazione adulta (in particolare nella fascia over 65) e fragile per coprire e contrastare patologie emergenti come Virus respiratorio sinciziale (Rsv) o Herpes zoster: è uno dei messaggi che arriva da Palermo, in occasione del 57° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità Pubblica (Siti). "Vogliamo fare rete affinché la prevenzione raggiunga tutti i cittadini allo stesso modo: abbiamo molti strumenti per la prevenzione delle patologie infettive in anziani e soggetti fragili - ha detto la presidente di Siti, Roberta Siquilini -. È importantissimo vaccinarsi contro patologie che conosciamo molto bene come influenza, Covid, patologie da pneumococco, ma è altrettanto importante che in Italia venga presto riconosciuto anche il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv): non dimentichiamo poi la vaccinazione contro l'herpes zoster, che è estremamente doloroso e frequente quando le difese immunitarie si abbassano. In più nelle persone già malate causa un aumento di ricoveri e un andamento più negativo della patologia di base".Facendo un punto generale sull'andamento del congresso Siti, Siquilini racconta che "i lavori stanno andando molto bene e molti feedback sono positivi: ci sono grandi possibilità di interazione sul tema della prevenzione, con le direzioni generali date dal ministero della Salute, dal dipartimento della Prevenzione e dall'Istituto superiore di sanità"."Per noi è una bellissima opportunità partecipare al congresso Siti - sottolinea Fabio Landazabal, presidente di Gsk Italia e del gruppo di prevenzione Farmindustria -. Portiamo innovazioni nel campo della prevenzione su quelle malattie prevedibili sia nei soggetti sani sia nei pazienti cronici. È molto interessante vedere come gli igienisti vogliano portare questi vaccini in tutto il territorio italiano: il vaccino contro l'herpes zoster è già disponibile, perché fa parte del Piano nazionale, mentre per quanto riguarda il vaccino contro l'Rsv aspettiamo che venga integrato nel calendario cosi che possa essere disponibile per tutti i soggetti a rischio".Per Elisa Calabrò, docente di Igiene pubblica presso il dipartimento di Scienze della vita dell'Università Cattolica, "l'impatto della vaccinazione sulla popolazione anziana e fragile non ha un valore solo sociale e personale, ma riguarda anche la dimensione economica e di sostenibilità per il Servizio sanitario nazionale: i soggetti a rischio rappresentano una priorità e oggi abbiamo le armi a disposizione per venirgli incontro. La vaccinazione anti herpes zoster ci impone ancora una sfida importante in termini di coperture da raggiungere, mentre contro l'Rsv abbiamo a disposizione un vaccino che ad oggi può essere efficace per tre stagioni consecutive".Su questo vaccino, aggiunge la docente, "abbiamo sviluppato in collaborazione con esperti di sanità pubblica di altri atenei e rappresentanti di società scientifiche il primo report di High technology assessment (Hta, ndr): attraverso questo strumento di prevenzione siamo riusciti a dimostrare come tale vaccinazione sia raccomandabile per la popolazione adulta. Auspichiamo che le evidenze scientifiche che ci supportano possano effettivamente portare a determinati processi decisionali in favore della nostra popolazione: il Piano nazionale per la prevenzione vaccinale 2023-2025 ci dà per la prima volta l'opportunità di scindere il calendario vaccinale dal Piano vero e proprio, auspichiamo dunque che alla luce delle evidenze prodotte anche questa vaccinazione possa entrare in calendario".- foto Italpress -(ITALPRESS).xd8/fsc/red25-Ott-24 15:02