30 gennaio 2018 - 17:30

MAFIA: FIAMMETTA BORSELLINO, LA MIA FAMIGLIA SI SENTE TRADITA DALLO STATO (4)

(AdnKronos) - (Adnkronos) - “Mio padre – ha ricordato Fiammetta Borsellino - ci ha lasciato una eredità importante: l’amore, il rispetto e il senso delle istituzioni e proprio sotto questo aspetto la mia famiglia si sente tradita dallo Stato per avervi riposto fiducia e speranze senza tuttavia ricevere in cambio la verità, dopo più di venticinque anni da quel barbaro eccidio di via D’Amelio. La verità, anzi, è stata disattesa perché le vicende processuali sono state compromesse da troppi depistaggi che hanno impedito di fare completa luce sui fatti, per colpa della disonestà di chi questa verità era chiamato a ricercarla". "In tutti questi anni abbiamo ascoltato troppe frasi retoriche e assistito a pompose celebrazioni, ma soprattutto a innumerevoli depistaggi e gravi anomalie nel corso delle indagini. Mi riferisco ai processi Borsellino 1 e Borsellino bis, celebrati tra il 1994 e il 1997, in anni cruciali che nella maggior parte dei casi risultano essere decisivi per il buon esito di qualsiasi indagine di polizia - ha proseguito - E il ‘Borsellino Quater’, che si è concluso lo scorso mese di aprile, anche se le motivazioni non sono ancora state depositate, ha visto troppi ‘non ricordo’, troppi silenzi, troppe risposte evasive per celare l’emergere di verità inquietanti, con ben nove sentenze di assoluzione ad altrettante condanne all’ergastolo di persone in realtà innocenti che hanno scontato 17 anni di ingiusta detenzione perché si è dato credito a falsi pentiti, costruiti artificiosamente tra lusinghe e calunnie. Il falso pentito Vincenzo Scarano è stato spinto al reato di calunnia, manovrato sapientemente da coloro che erano chiamati a gestirlo, ovvero poliziotti e magistrati. Mi auguro che le motivazioni ora potranno chiarire finalmente ruoli e responsabilità di ciascuno dei soggetti coinvolti”. “Ma voglio chiudere con un raggio di speranza – ha concluso Fiammetta Borsellino - ovvero con una frase tratta da ‘Castelli di rabbia’ di Alessandro Baricco: ‘Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde…’”.