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Milano, 15 lug. (Adnkronos) - Il mercato globale della nautica continua a crescere e, nell’ultimo anno disponibile, è arrivato a toccare quota 33 miliardi, di cui oltre 25 miliardi solo per i superyacht. Trend in espansione anche per la cantieristica nautica italiana che, con un giro d’affari da 4,4 miliardi di euro, registra un +20% rispetto all’anno precedente. Anche nel caso italiano una quota significativa, pari al 70%, è generata dai cantieri attivi nella produzione dei superyacht, su cui l’Italia è leader mondiale indiscusso con una quota di mercato pari al 54% in termini di volume e al 31% in termini di valore del portafoglio ordini. È questa la fotografia del mercato globale della nautica che emerge dallo studio di Confindustria Nautica e Deloitte “The state of the art of the global yachting market”.“La mission di Confindustria Nautica - ha dichiarato in apertura Marina Stella, Direttore Generale di Confindustria Nautica - è quella di rendere disponibili per i propri Associati - una filiera profonda, composta da ben nove settori merceologici rappresentati (dalla produzione di superyacht fino ai porti turistici) - dati sempre aggiornati sul settore, sul mercato di riferimento e sull’evoluzione dei modelli di consumo. Questo è particolarmente significativo in relazione alla forte vocazione all’export delle aziende del settore, per accrescerne la reattività nei confronti dei cambiamenti rapidi degli scenari economici globali, la capacità di penetrazione di nuovi mercati, e quindi il posizionamento competitivo sui mercati internazionali''.Per tale motivo, ''da decenni -sottolinea Stella- Confindustria Nautica dispone di un proprio Ufficio Studi che pubblica trimestralmente analisi, ricerche e monitoraggi per il settore, in primis Nautica in Cifre, pubblicazione riconosciuta fonte ufficiale dei dati di settore dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, avvalendosi della collaborazione di importanti partner internazionali tra cui Fondazione Edison, Deloitte & Touche, McKinsey & Company nonché enti accademici e di ricerca''.Lo stesso approccio ''viene applicato anche per il tema della sostenibilità. In occasione del 64° Salone Nautico Internazionale di Genova, che si terrà dal 19 al 24 settembre, organizzeremo la terza edizione del World Yachting Sustainability Forum in partnership con International Boating Industry, che rappresenta la più importante piattaforma di intelligence nautica mondiale''. ''Oggi, in Borsa Italiana a Milano – ha concluso Marina Stella - presentiamo il secondo rapporto frutto della collaborazione con Deloitte & Touche che ha accolto il progetto di Confindustria Nautica di analisi dell’evoluzione del mercato nautico globale, sulla base di più filoni di ricerca: dall’esame dei numeri del portafoglio ordini globale del mercato dei superyacht alla valutazione del posizionamento del settore, dall’analisi della struttura dell’industria nautica alla valutazione delle operazioni di consolidamento in corso, dall’esame della capacità di penetrazione della domanda potenziale alle valutazione di outlook per i prossimi anni della cantieristica italiana e del suo posizionamento sui mercati internazionali. Si tratta quindi dello studio più completo attualmente disponibile, rivolto ad operatori, stakeholder e media”. Il Direttore dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, Stefano Pagani Isnardi ha sottolineato che “Il settore della nautica da diporto resta solido nel 2023, proseguendo il trend di crescita reattiva che ha caratterizzato gli anni post pandemia: il fatturato del comparto industriale (cantieristica e produzione di accessori e motori marini) dovrebbe superare il valore record di addirittura 8 miliardi di euro - Fra i fattori determinanti che hanno alimentato questa crescita l’exploit delle esportazioni della produzione cantieristica nautica, con massimo storico per l’export di unità da diporto prodotte in Italia nel 2023, che ha superato la soglia dei 4 miliardi di euro, con gli USA che continuano a essere il più importante mercato a livello globale per i nostri cantieri”.Ed Ernesto Lanzillo, Private Leader di Deloitte Italia evidenzia che ''Il mercato della nautica prosegue la sua espansione globale trainata dalla crescita molto significativa dei superyacht, che continueranno anche nei prossimi anni a costituire il principale driver di crescita a livello internazionale. Una buona notizia per le imprese Made in Italy che, nonostante spesso siano di piccole e medie dimensioni, riescono a contribuire alla leadership indiscussa dell’Italia nella produzione di questo tipo di imbarcazioni grazie a passione e culto della qualità''.Il mercato globale delle nuove costruzioni ha raggiunto nel 2022 33 miliardi, con una crescita del +11% rispetto all'anno precedente – un'espansione costante che dal 2014 ha fatto registrare un tasso composto di crescita annuale (CAGR) del +10%. Il significativo incremento è dovuto alla crescita dei prezzi ma soprattutto all'aumento della domanda da parte di nuovi acquirenti. A livello geografico, Nord America ed Europa dominano il mercato, rappresentando circa il 70% del mercato globale. Per quanto riguarda la propulsione, le imbarcazioni a motore coprono circa il 90% del mercato. In Nord America prevalgono i motori fuoribordo (70% circa), mentre in Europa l’entrobordo (50% circa). Nell’ultimo anno analizzato, il portafoglio ordini mondiale di Superyacht ha raggiunto le 600 unità: un dato in crescita del +21% rispetto all’anno precedente. Il valore si attesta a 25,3 miliardi di euro di cui il 60% è generato dal segmento delle imbarcazioni di oltre 60 metri. La domanda di nuovi ordini è alimentata soprattutto dal segmento delle imbarcazioni da 30-40 metri, realizzate in acciaio e materiali compositi, grazie alla crescente presenza di nuovi acquirenti. Nonostante il segmento dei superyacht e delle imbarcazioni “high-end” rappresentino una nicchia all'interno del mercato del lusso (1% circa), dal 2019 si è registrato un tasso composto di crescita annuale (CAGR) notevole, pari al +5,4%. A livello di marginalità, lo yachting si posiziona al di sotto della media degli altri settori del lusso, ma negli ultimi anni è in corso un continuo recupero della profittabilità, con un +5,5% dal 2015 al 2022. Nel 2022, a livello internazionale si registra una lieve contrazione della domanda potenziale (-4% 2022 vs 2021 numero di «billionaires»), tuttavia, il portafoglio ordini di superyacht è in controtendenza (+21% 2022 vs 2021). Il mercato dei superyacht continua comunque ad avere una limitata penetrazione rispetto alla domanda potenziale (circa il 3%), rilevando un significativo potenziale ancora inespresso. Per i prossimi anni, le previsioni di crescita degli U-HNWI sono positive (+5% CAGR 23-28), principalmente trainate dai mercati emergenti.Dal 2021 al 2023 il mercato nautico ha assistito a circa 400 operazioni di M&A, concentrate prevalentemente nei segmenti a valle della catena del valore (57% circa) e avvenute principalmente in Nord America (58% circa). Gli operatori del settore nautico hanno rappresentato circa il 60% di queste operazioni di M&A, mentre gli investitori finanziari hanno contribuito per circa il 20%, segnando un leggero aumento rispetto al periodo precedente (+3%). In Italia si registrano 30 operazioni di M&A, di cui il 50% circa relativo alla componentistica e agli accessori nautici, mentre il 40% circa riguarda cantieri attivi nella costruzione di imbarcazioni. Il valore di produzione della cantieristica nautica italiana vale nel 2022 circa 4,4 miliardi di euro, con un +20% rispetto all’anno precedente. Il 70% è generato da cantieri attivi anche nella produzione di superyacht. Rispetto al mercato globale, i cantieri navali italiani sono principalmente concentrati sulla produzione e vendita di imbarcazioni entrobordo (91% vs 52%), registrando un tasso composto di crescita annuale del 15,6% nel periodo 2017-2022. Significativo anche il dato sull’export: quasi il 90% della produzione nazionale è destinata a mercati internazionali.Il settore della nautica da diporto italiano continua a essere molto frammentato, con un’alta presenza di produttori di piccole e medie dimensioni. Il 90% degli operatori generano il 17% della produzione nazionale, mentre i top 10 rappresentano l’83% del settore. Nell’ambito dei superyacht la cantieristica nautica italiana è leader mondiale con una quota di mercato pari al 54% in termini di volume e al 31% in termini di valore del portafoglio ordini. Inoltre, la cantieristica nautica italiana è la seconda industria mondiale con una quota di mercato pari a quasi il 15% della produzione nautica internazionale – in crescita di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente – quota che raggiunge il 25% circa nel segmento delle imbarcazioni entrobordo. Per l’anno 2023 (i dati consuntivi non sono ancora disponibili e saranno presentati da Confindustria Nautica il 19 settembre al 64° Salone Nautico Internazionale di Genova) la crescita del valore della produzione della cantieristica italiana (new-build) è stimata con un incremento medio previsto tra +5% e 15%, in parte trainato dalle consegne di ordini raccolti durante il periodo Covid. Inoltre, è prevista una crescita nel mercato nautico retail globale (new build) pari al +8%, per poi normalizzarsi nel triennio successivo con un tasso composto di crescita annuale attesa del 6% tra il 2024 e il 2026. I grandi yacht saranno il principale driver di crescita del mercato, mentre si prevede un rallentamento del segmento craft boats. La vela continuerà il suo trend evolutivo con un ritmo di crescita intorno al +3/+5%.





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