30 novembre 2024 - 15:51

Palermo: caporalato non si applica ai docenti, Cassazione annulla arresto dirigente scolastica

Palermo, 30 nov. (Adnkronos) - Il caporalato non si può applicare "a categorie di lavoro che avvalendosi di prestazioni intellettuali, esulano in radice dalla categoria dei lavoratori manuali, siano essi in ambito agricolo o artigianale o industriale". Ecco perché la Corte di Cassazione ha annullato l’arresto della dirigente di una scuola, Patrizia Ficicchia, presidente del consiglio di amministrazione della cooperativa sociale "La Rocca” di Cefalù (Palermo) che gestisce gli istituti superiori paritari Scicolone di Cefalù e Ariosto di Termini Imerese, nel Palermitano. Per i giudici della Cassazione "la norma" del caporalato si riferisce al "reclutamento o all'utilizzazione di 'manodopera', termine semanticamente legato alla manualità e generalmente alla prestazione di lavoro privo di qualificazione, nome collettivo all'interno del quale l'individuo e le sue capacità perdono significato a fronte della potenzialità produttivo che il gruppo di lavoratori può esprimere". Per la Cassazione "tutto ciò è estraneo al lavoro intellettuale, tanto se esercitato in forma subordinata che nella libera professione, poiché l'intelletto e il suo uso costituiscono elemento identitario e individualizzante che non può essere svilito, disperdendolo nella categoria generica della manodopera".Secondo la Procura, che aveva ottenuto l'arresto della dirigente, gli insegnanti ma anche personale Ata, come ricostruito dagli inquirenti, avrebbero lavorato "in difformità ed in misura sproporzionata rispetto alla contrattazione nazionale, in certi casi addirittura gratuitamente, e sarebbero state costrette a restituire la retribuzione formalmente ottenuta". Il danno provocato da questa presunta operazione ammonterebbe appunto a circa un milione e per questo era scattato il sequestro di conti bancari e immobili riconducibili alla cooperativa e ai singoli indagati. Il tribunale di Termini aveva anche nominato un commissario giudiziale per garantire la prosecuzione dell'attività scolastica nell'interesse degli studenti e per ripristinare una situazione di diritto all'interno dei singoli istituti. Adesso la decisione della Cassazione che ha annullato l'arresto della dirigente, difesa dal collegio difensivo composto dagli avvocati Cinzia Di Vita, Giuseppe Muffoletto, Vincenzo Pillitteri e Paolo Sanfilippo, del Foro di Termini Imerese (Palermo). Per i giudici il provvedimento "va annullato perché il fatto non sussiste". Annullata, invece, con rinvio la parte dell'ordinanza in cui viene contestata l'estorsione aggravata nei confronti dei dipendenti. In questo caso l'ipotesi accusatoria dovrà essere rivalutata dai giudici del Riesame.