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Passera: "Sanare il distacco tra centro e periferie milanesi"
"Sanare il distacco e la distanza tra centro e periferie, grazie alla partecipazione e al contributo di tutti i milanesi, protagonisti di un progetto concreto di riscatto sociale, a partire dai quartieri popolari". Lo dice Corrado Passera, candidato sindaco di Milano. Che aggiunge: "C'è una Milano che ha il volto della grande città dal respiro internazionale: è la città di Expo 2015, di Porta Nuova, della Darsena, dell'energia e delle aspettative dei giovani e delle famiglie che passeggiano la sera e affollano vie e tavolini. Accanto c'è un'altra Milano, quella delle periferie, nelle quali dignità e decoro sono un maniera di vivere comune ad anziani, famiglie e giovani ancora troppo spesso non riconosciuta e valorizzata come si deve. È la città delle case popolari, dove i cittadini si riuniscono in comitati per costruire risposte concrete in prima persona e nutrire di legam i sociali i cortili, le vie e i caseggiati. La città in cui nostri concittadini, accanto alla quotidiana attività di segnalazione e cooperazione con le forze di sicurezza, arrivano addirittura ad organizzare ronde notturne per sventare tentativi di occupazione abusiva degli alloggi come alla Barona e in via Lorenteggio nei giorni scorsi. È la città che in queste ore ha assistito all'azione congiunta di cittadini e forze dell'ordine per placare sul nascere episodi di criminalità a Quarto Oggiaro, grazie all'impegno di più commissariati e dell'efficace coordinamento di prefettura e questura. Il nostro obiettivo è sanare il distacco tra centro e periferie e per farlo chiediamo a tutti i milanesi di essere protagonisti di un progetto concreto di riscatto sociale, a partire dai quartieri popolari. Il sostegno e la riqualificazione, infatti, non si possono fermare alle operazioni di ordine pubblico. La ristrutturazione dei caseggiati - peraltro già avviata dalla giunta Moratti - va portata a termine non solo a Quarto Oggiaro, ma pure in Corvetto, a Baggio, al Lorenteggio, in Maciachini, in via De Pretis per citare solo alcuni dei quartieri in cui ancora troppo poco si è fatto in questi anni".
"E ancora non basta - prosegue Passera -, la prima sicurezza è quella sociale: ci interessa sanare le “ferite” dei quartieri e di coloro che vi abitano, dare sostegno, riconoscere e valorizzare tutti quei gruppi di cittadini e giovani (questo agosto ne ho incontrati alcuni) che lottano ogni giorno per costruire un presente con meno ostacoli, per rafforzare legalità e decoro, per creare opportunità di benessere all'altezza di una città civile".
"Quel che viviamo tutti i giorni - conclude il candidato sindaco - è una realtà in cui da un lato l'amministrazione cittadina ha dato lustro a se stessa attribuendosi il merito del grande rinnovamento progettato e messo in cantiere dalle giunte precedenti, e dall'altro ha chiuso gli occhi sull'emergenza casa, sul dramma degli alloggi sfitti non affrontando con determinazione il tema della qualità abitativa, della sicurezza, della lotta al degrado, finendo per incrementare una guerra tra poveri in cui l'illegalità più facilmente può riprendere quota. I milanesi concreti, pragmatici e attenti, valutano bene la strumentalità di interventi in ritardo di anni, spot, parziali, a ridosso di una campagna elettorale e distanti da una visione d'insieme capace di stimolare il riscatto sociale delle periferie, che per noi è la prima politica di sicurezza degna di questo nome, capace di non lasciare da sole le donne e gli uomini delle forze dell'ordine".