Abolizione dei vitalizi: Pd e M5S si contendono la proposta
Posso i tacchini anticipare il pranzo di Natale?
Il populismo, si sa, è ghiotto e vorace di continui sacrifici umani anzi “onorevoli” e quindi ora assistiamo, nel periodo pre - vacanziero, all’ultimo banchetto e cioè va di scena (l’ennesima) recita dell’abolizione dei vitalizi.
Premesso che la questione delle pensioni degli onorevoli (legge Richetti) è cosa seria e che va riportata alle norme vigenti per tutti i lavoratori italiani, con l’abolizione -tra l’altro- dell’odioso privilegio dei soli cinque anni contributivi per ottenerle, non si può fare a meno che rimanere perplessi per la bagarre scoppiata tra Pd e Cinque Stelle alla Camera.
Grillo naturalmente dice che l’idea è sua e ci si può chiedere quale valenza possa avere una proposta che va contro gli interessi di chi la propone.
È un po’ come se i tacchini facessero una proposta di imbandire un pranzo di Natale anticipato.
Ma la cosa politicamente rilevante è che il PD, da un po’ di tempo, segue Grillo sulla via populista e rivendica a sé la primogenitura.
Naturalmente i vecchi “comunisti”, anche del Pd come Cesare Damiano, sanno come stanno veramente le cose e non gli va tanto, per serietà, di fare la recita sui tacchini, ma tant’è.
Questa scelta populista di Renzi è dovuta alla sconfitta alle ultime amministrative e il fallimento dell’alleanza con la sinistra - sinistra.
Renzi si è quindi convinto che conviene seguire Grillo visto che le elezioni si avvicinano.
Un particolare rivela che la questione non è troppo seria: la norma dovrà poi passare al Senato dove le possibilità di essere approvata sono veramente molto basse.