Politica
Di Battista e la vera antipolitica. Ecco perché vogliono "farlo fuori"
Adesso è troppo comodo attaccare Di Battista, e pure scorretto dato che ha scelto di non partecipare. Come mai a qualcuno interessa così tanto “farlo fuori”?
Eh no, non ci sto. Adesso è troppo comodo attaccare Di Battista e pure scorretto dato che ha scelto di non partecipare. Mi riferisco all’opinionista de Linkiesta Giulio Cavalli che ha rispolverato nell’articolo presente in questo link https://www.linkiesta.it/it/article/2019/04/02/di-battista-facebook-cinque-stelle/41648/ il vecchio caro concetto di “antipolitica” ripetuto a menadito da anni per rimbambire le persone (soprattutto anziane).
Antipolitica è il salario orario minimo che il Governo sta approvando? O antipolitica è preoccuparsi di alzare il “salario” dei Parlamentari come vorrebbe il PD? E non venitemi a dire che il neopromosso tesoriere Zanda (e si vede che di tesori se ne intende…) abbia agito senza il consenso di Zingaretti, del partito. Chi lo dice non conosce l’apparato PD, è semplicemente impossibile. Il PD ci ha provato ma gli è andata male sebbene tuttora continui ad associare la questione del salario parlamentare alla difesa della Democrazia (bel modo di difenderla così portate i cittadini ad allontanarsi).
Antipolitica è investire 11 miliardi nell’idrogeologico? Antipolitica sono Quota 100 e il RDCitt? O piuttosto la Fornero e il precariato più precariato di Europa? Antipolitica è cercare faticosamente e geopoliticamente di reindustrializzare con le più avanzate tecnologie triplicando gli investimenti e individuando in modo mirato i settori di avanguardia? O antipolitica sono quelli come Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Berlusconi che han permesso la deindustrializzazione del nostro paese a colpi di Austerity.
Una austerità, tengo a precisare, inserita addirittura in Costituzione (pareggio di bilancio, fiscal compact) attraverso dei non eletti, in un Parlamento illegittimo come sancito dalla Consulta, con una maggioranza ribaltonista composta da Partiti (PD, FI, Scelta Civica) che si erano letteralmente scannati in campagna elettorale (2012-2013) e non avevano minimamente accennato durante la stessa (figuriamoci nei programmi) questi intenti degni della destra più neoliberista (neolatina) che ci sia.
Antipolitica è una legge anticorruzione, lo è lo sblocca cantieri?
Antipolitica è stringere accordi commerciali con un paese che presto avrà una classe media di centinaia di milioni di consumatori di prodotti esteri (la Cina) o lo è appoggiare le tesi che Macron riserva all’Italia (ma non alla Francia) un Macron in realtà irritato per essere arrivato secondo (il giorno dopo Xi Jinping era a Nizza a fare altrettanto con lui)?
Antipolitica sono i media francesi che hanno benedetto gli accordi di Macron o i nostri media che maledivano i nostri accordi secondo i dettami francesi (ed insieme ai media francesi)?!
Vi invito a pubblicare questo mio pezzo dato che (legittimamente) non l’avete mai fatto.
Cavalli non si dimentica di citare De Vito (già espulso dal 5s perché disonesto) ma come mai non si preoccupa di chi come Zingaretti è prescritto e di nuovo indagato (così premiato al vertice)?
Io ho attaccato Di Battista quando era in TV, quando era visto come il Lancillotto del 5s riconoscendogli però sacrificio (anche potenzialmente ultimo) e buona fede, invece quello che preme a quelli come Cavalli è neutralizzarlo il Di Battista, mi pare chiaro; lo crede in difficoltà ed è per questo che lo insulta.
Io invece affermo che così non sia più così in difficoltà.
Per vostra sfortuna il 5s sta operando bene e Di Battista non si è bruciato come temevo perché la politica è strana, idem la comunicazione e la realtà dei fatti sta venendo a galla.
Di Battista non ha fatto altro che esprimere le proprie opinioni sempre sottolineando di non doversi allineare per forza al M5s poiché fuori dalle Istituzioni pur ammettendo di avere una tangibile immagine politica.
Come mai vi interessa così tanto “farlo fuori”?
La ragione è in questo mio articolo che censurerete: http://www.affaritaliani.it/economia/cfa-e-quelle-cose-che-macron-non-vuole-si-dicano-ai-migranti-596439.html?refresh_ce oppure in questo https://comedonchisciotte.org/non-parliamo-male-del-fraco-cfa-se-no-macron-inizia-a-vendere-i-btp-italiani-e-sale-lo-spread/. Di Battista ha denunciato il Franco CFA cioè quello strumento colonialista che sta affamando intere regioni africane.
Non appoggiare queste argomentazioni è antipolitica. E’ mia legittima opinione da un anno e mezzo (priva di prove) che i nostri media siano limitrofi ai servizi segreti francesi così come talune forze politiche italiane (PD e Leu, Liberté ed Egalité senza fraternité, non venisse in mente la Massoneria…) che han cercato di regalare perfino Nettuno (un tratto mare) ai transalpini senza motivazione.
Chiedo ai nostri servizi segreti di indagare ed a tal riguardo sto riflettendo se un semplice cittadino come me possa fare un esposto in procura.
L’Italia per la Francia deve essere la valvola di sfogo delle sue malefatte ed atrocità in Terra d’Africa?
Il PD che si straccia le vesti per i migranti nega ciò che li affama: il franco CFA. Questo comportamento è così di sinistra che ha la faccia del peggior Pinochet nel negarlo. Per quello penso che non solo l’Africa sia colonizzata dalla Francia ma anche l’Italia.
L’articolo di Cavalli (invito a leggerne la qualità) è così colmo di insinuazioni, accuse ed offese da apparire quelle di un bimbone di 10 anni ivi compresa la chiosa volgare.
Paventa un declino del M5s che io continuo a definire momentaneo nonostante l’opulenta macchina del fango ripeta e ripeta e ripeta l’opposto per renderlo vero anche se così non è.
Caro Cavalli anche io ho criticato Di Battista recentemente ma solo perché gli chiedevo di fare ancora di più (CFA ma anche UE-M).
Ti sembra poco quello che ha fatto, a mio avviso rischiando la vita (e forse anche io visto che scrivo in merito ormai da mesi), e considerato che molti di coloro che in Africa “toccano” quella moneta sono stati fatti fuori non si sa da chi?
Altro che strumentalizzare l’indignazione come affermi tu leone da tastiera.
Di Battista, come Di Maio, merita solo un grande grazie.
L’Italia è potenzialmente un grande paese ma nel nostro tricolore deve esserci il verde.