Politica

AP, ecco perché Alfano perde pezzi

Giuseppe Vatinno

AP non è sfortunata è semplicemente nella fase di magnetismo inverso

Alleanza Popolare (AP) non è particolarmente sfortunata.

Come non lo è il suo leader l’abile Angelino Alfano che si è fatto i ministeri più importanti (Esteri, Interni, Giustizia) -come ha notato perfidamente Renzi- senza trovarne troppo ritorno elettorale.

AP non è sfortunata è semplicemente nella fase di magnetismo inverso.

E cosa sarà mai questo strano fenomeno della “fisica politica”?

Semplice.

AP è un movimento centrista (non certo un partito non avendo mai subito la prova elettorale) e come tale calamita gli estremi nei momenti buoni e ne subisce l’influenza disgregatrice in quelli cattivi.

E così perde pezzi.

Ha perso un ministro, Costa, ed un sottosegretario, Cassano, entrambi tornati in Forza Italia, mentre Bernardo è andato nel Pd.

Le elezioni si avvicinano e i deputati sono inquieti.

Odorano l’aria del tramonto e fiutano i venti per oracolare i propri destini.

Ed ora, l’eterno B. pare molto più solido dell’effimero A.