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Politica
Autonomia, si spacca il Cdx. Occhiuto (FI) attacca Salvini per il "regalino"
Roberto Occhiuto Presidente della Regione Calabria

Autonomia, i governatori del Cdx del Sud si ribellano: maggioranza spaccata. Il siluro di Occhiuto (Calabria)

L'Autonomia differenziata è legge ma il centrodestra si è spaccato. I governatori di Calabria e Basilicata hanno attaccato apertamente la misura. Il presidente Occhiuto (Forza Italia) lo considera un "regalino" alla Lega di Salvini. "Di notte e in fretta è stata votata la legge per dare un contentino a una forza politica di maggioranza. Non so - dice il governatore calabrese - se i minimi vantaggi elettorali che il centrodestra avrà al Nord, compenseranno la contrarietà e le preoccupazioni che gli elettori di centrodestra hanno al Sud. Questa norma andava maggiormente approfondita e la discussione doveva svolgersi in modo sereno: comprendo le ragioni dei deputati calabresi di Forza Italia - Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo - che hanno deciso di non votare questa legge. È stata una loro scelta, che ho condiviso. Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto".

Secondo Occhiuto infatti, il Cdx ora rischia un "boomerang elettorale non solo al Sud ma anche al Nord. Da governatore farò di tutto per difendere la mia terra e i miei cittadini", dice a Repubblica. "Questa legge doveva essere costruita come un treno con tre vagoni: l'Autonomia, la garanzia del finanziamento dei Lep su tutto il territorio nazionale, e poi la perequazione. Invece hanno riempito solo un vagone, e non va bene", rimarca ancora il governatore.

Leggi anche: Autonomia, la Camera approva. Il Pd lancia il referendum abrogativo

Autonomia, Bardi: "Si sarebbe potuto migliore il provvedimento" 

Anche il governatore della Basilicata Vito Bardi di Forza Italia attacca il governo. "Continuiamo a sostenere" che l'autonomia differenziata "non possa non avere come fattore di riequilibrio dei territori un intervento sulla riduzione dei divari infrastrutturali. Condividiamo inoltre le perplessità già espresse da alcuni esponenti di Forza Italia, come il governatore calabrese, Occhiuto, in ordine all'accelerazione che si è voluto imprimere al processo legislativo, quando si sarebbe potuto migliorare ulteriormente il provvedimento". 

Autonomia, Schifani: "Vigileremo sui Lep" 

Mentre il governatore Schifani definisce l'autonomia una "sfida" per la Sicilia, ma sottolinea che la Regione continuerà a vigilare soprattutto per quanto riguarda l'attuazione dei Lep (livelli essenziali delle prestazioni). "L'approvazione del regionalismo differenziato, grazie ai significativi miglioramenti normativi apportati da Forza Italia e recentemente anche con i suoi ordini del giorno, costituisce una importante sfida per il sistema delle autonomie. Una prova per rendere più giusta, più competitiva e più autonomista la nostra Repubblica. Per migliorare i servizi per i cittadini e le imprese", ha detto all'Ansa il presidente della Regione siciliana e presidente del Consiglio nazionale di Forza Italia, Renato Schifani. "La Sicilia - prosegue - ha le carte in regola per partecipare a questa grande trasformazione, non solo perché è essa stessa il riferimento costituzionale dell'autonomia regionale sin dagli albori della Repubblica, ma anche perché adesso sta crescendo, incrementando Pil e investimenti, incrementando livelli di efficienza come dimostrato nel settore energetico. Emblematici i dati Svimez di oggi su crescita economica, investimenti produttivi ed esportazioni". "Il percorso attuativo del regionalismo differenziato approvato dal Parlamento - conclude il presidente - dovrà comunque garantire l'eguaglianza sostanziale, i livelli essenziali delle prestazioni e gli interventi di perequazione per superare i divari tra Nord e Sud e la marginalità insulare. Su questo vigileremo attivamente nella convinzione che istituzioni più giuste e più moderne siano ciò che i cittadini e le imprese chiedono".






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