Politica

Berlusconi: "Affari precursore". Perrino: "Grazie, ma niente inciuci"

Seri dubbi sulle primarie del Pd vinte da Renzi

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Caro Direttore,

i più cordiali complimenti e auguri per i venti anni di Affaritaliani.it. E' un traguardo importante che avete saputo raggiungere precorrendo i tempi e scommettendo sul digitale già nel lontano 1996. Davvero complimenti vivissimi!

La libertà di stampa è sempre più un presidio imprescindibile per l'esercizio di tante altre libertà fondamentali. Ancor di più oggi, con il terzo governo consecutivo non solo non eletto dai cittadini, ma addirittura in auge contro la volontà dei cittadini perché si regge grazie al sostegno di 60 senatori eletti dagli elettori del centro destra con il preciso mandato di contrastare la sinistra. E a capo di questo Governo c'è un premier che non si è mai neppure candidato alle elezioni per il Parlamento, ma ha soltanto vinto delle primarie sulla cui trasparenza molti nutrono seri dubbi.

Tra qualche settimana milioni di Italiani saranno chiamati ad eleggere i sindaci delle loro città. Ebbene, dopo aver tergiversato a lungo, il Governo ha fissato la data delle elezioni per domenica 5 giugno, alla fine di un lungo ponte per la ricorrenza del 2 giugno, festa della Repubblica. La scelta di domenica 5 giugno non è quindi casuale, ma è stata voluta proprio per ottenere una minore partecipazione al voto. E' per questo che a gran voce chiediamo che si possa votare anche di lunedì, e non soltanto la domenica, per consentire appunto una maggiore presenza di elettori alle urne. 

Questa osservazione, caro Direttore, solo per sottolineare come in questa fase storica in cui la sinistra ha di fatto sospeso la democrazia in Italia, sia ancora più necessario che chi fa informazione metta in guardia i cittadini dal pericolo di regime che incombe. E sono sicuro che Affaritaliani.it farà la sua parte. Ancora complimenti per i vostri venti anni, tanti auguri per i prossimi venti e un cordiale saluto a Lei, a tutta la redazione e a tutti i vostri lettori.

Silvio Berlusconi

LA RISPOSTA DEL DIRETTORE DI AFFARI, ANGELO MARIA PERRINO
 

Grazie, caro Presidente Berlusconi, come sempre lei, con il suo team, si dimostra uomo attento e persona gentile.

Ricordo come in passato mi sia riuscito di intervistarla due volte in modo del tutto casuale: una volta in gelateria, in corso Buenos Aires, col cono in bocca, un'altra volta a San Siro nell'intervallo di un Milan-Lazio simbolico e combattutissimo.
Entrambe le volte, pur parlando di argomenti caldissimi(nel primo caso lei, leader del centrodestra aveva appena incontrato Walter Veltroni e ne era nata un'ipotesi di convergenza, improvvida per il fondatore del Pd, nella riforma dei regolamenti parlamentari; nel secondo caso si era alla vigilia di un incontro molto teso con la triplice sindacale)ed essendo lei presidente del Consiglio, devo darle atto che lei ha accettato tutte le mie domande senza farmi passare per l'ufficio stampa, non mi ha chiesto di rileggere il testo prima di pubblicare le sue risposte, come fanno di solito i big, si è fidato di un giornalista che non faceva parte in nessun modo della sua corte.
Dicono che Matteo Renzi le assomiglia ed è' il suo erede: non certo quanto a gentilezza e attenzione, non essendosi degnato di mandare neanche un sms per i 20 anni del primo quotidiano digitale(ma c'è tempo e non disperiamo). Vedo peraltro che lei nello scritto che ci ha inviato lo attacca fortemente e come mai prima d'ora e questo tranquillizza chi, come noi, non ama l'inciucio del Nazareno e crede nell'alternanza destra-sinistra al governo.

D'accordo con lei sulla libertà' di stampa come "presidio imprescindibile per l'esercizio di tante altre libertà' fondamentali", plaudiamo al progressivo, auspicabile scioglimento del suo conflitto d'interessi, leggibile in filigrana e in prospettiva dietro l'operazione Mediaset-Vivendi, anche se rafforzerà' la nostra dipendenza dall'estero.

Condividiamo il giudizio sulla scarsa rappresentatività' democratica di un governo e di un premier usciti dalle primarie del proprio partito e che si regge su voti impropri ed eterogenei.

Appoggiamo la sua richiesta di votare anche di lunedì alle prossime amministrative per non dover annoverare un'ennesima crescita dell'astensione.
Contestiamo non solo la data del  prossimo voto amministrativo, ma anche la data del referendum sulle trivelle di domenica prossima, troppo ravvicinato e poco pubblicizzato per il raggiungimento del quorum: si poteva accorparlo al voto amministrativo risparmiando 300 milioni, dando modo alle parti di spiegarsi meglio e alla pubblica opinione di conoscere di più'. In questo, mi consenta, la sua voce è' stata flebile.
E infine, presidente, pur condividendo il suo timore sull'indebolimento recente del tasso di democrazia in Italia, rivendicando  l'equidistanza storica di Affaritaliani.it rispetto a destra e sinistra, non possiamo associarci alla sua chiamata alle armi contro "il regime", come lei lo chiama, anche se non smetteremo il nostro ruolo di cane da guardia con completezza e obiettività'.

E per concludere, caro Presidente, grazie per i complimenti e per gli auguri per il raddoppio dei prossimi 20 anni che ricambiamo pari pari, sperando che nei prossimi 80 lei voglia dare seguito a un nostro antico desiderio già' propostole: essere noi ad avere il privilegio di raccogliere il racconto dei suoi primi 80 anni.
Così', vis a vis, davanti a un registratore, senza censure e senza filtri, da persone libere e amanti della verità, costi quel che costi.
Sarebbe una bomba giornalistica e un best seller mondiali, un'esclusiva di quelle che piacciono ad Affaritaliani.it

Angelo Maria Perrino