Politica
Centrodestra, le sette fatiche di Mara

La ministra del Sud mitraglia Salvini. Ma non riuscirà a cacciare Matteo e Meloni, come non ce la fece, 10 anni fa, Fini a spodestare il Cav
Carfagna scatenata, a “Otto e mezzo”, per la gioia di Lilli Gruber, contro Matteo Salvini. Ragioni politiche, certo, ma anche psicologiche. Invidia per l’ascesa del leader della Lega e di Giorgia Meloni. E disappunto causato dal fatto che l’ex ministro dell’Interno, felicemente fidanzato con Francesca Verdini, più giovane di Mara, non dichiarerà mai, come fece B. di voler sposare l’ambiziosa concittadina di De Luca.
L’attuale ministra, dopo aver lasciato il ricco costruttore romano Marco Mezzaroma, convive con un ex deputato finiano, Alessandro Ruben. Hanno una figlia, Vittoria. È irrealistico ipotizzare che il tentativo, non riuscito a Fini, di togliere la leadership del centrodestra a Berlusconi riesca a Carfagna, che non ha, nell’elettorato, i consensi, conquistati dagli odiati Giorgia e Matteo.
E neppure il loro carisma. La ex Miss Campania potrebbe, forse, contribuire costruire il sinora vago “partito di Draghi”, che imbarchi i dissidenti del centrodestra e un manipolo di ex renziani. Ma un analogo progetto centrista, abbozzato da Mario Monti, 10 anni fa, si rivelò un flop.
Intanto, la signora di Salerno, pur mitragliando la linea dell’attuale leadership del Centrodestra e del suo partito, non ci pensa proprio a lasciare Forza Italia nè, per coerenza, la agognata poltrona e il relativo stipendione di ministra.....contro il Sud.