Politica

Coronavirus, niente aiuti Eu. Pensano ad approvare il Mes.Miliardi dall'Italia

Antonio Amorosi

Visto cosa il Coronavirus sta procurando all’economia non sarebbe il caso d’interrompere l’approvazione del Mes che sottrae altre risorse economiche all’Italia?

A che serve l’Europa di Bruxelles!? Ad aiutare gli europei con della liquidità immediata, vista soprattutto la paralisi delle attività economiche in Italia? Non ci pensano proprio. La Banca Centrale Europea ha fatto sapere che non sono previste misure straordinarie di erogazione di liquidità.

 

Mentre italiani e europei tremano sotto i colpi del Coronavirus l’Eurogruppo fa sapere che sono chiusi gli accordi per il Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità o Fondo salva Stati). L'approvazione definitiva della riforma è prevista per il 16 marzo. E il governo italiano ha sempre dichiarato di essere pronto a firmarlo.

 

L’Italia si è impegnata a versare al Mes fino a 125 miliardi di euro in caso di necessità, inzianedo a sborsatre almeno dai 12 ai 14 miliardi di euro. L’Italia è uno dei tre grandi Paesi fondatori dell’Unione. 

 

Ma in audizione alla Quinta e Quattordicesima Commissione della Camera del 6 novembre scorso l'economista dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Giampaolo Galli definì la riforma del Mes “un colpo di pistola a sangue freddo alla tempia dei risparmiatori”. Questo perché, semplificando, gli aiuti del Mes, a cui l’Italia non avrebbe accesso perché non soddisferebbero le condizioni per avere fondi (pagheremmo per aiutare altri) vengono avviati solo dopo un’analisi della sostenibilità del debito del Paese. In teoria un Paese in difficoltà potrebbe restituire meno di quello che deve ai suoi creditori ma questo metterebbe in moto per Paesi come il nostro, nel caso di diversa applicazione del fondo o di altri aiuti, un rischio alto, un cortocircuito pericoloso. I creditori chiederebbero interessi più alti. Forse è il meccanismo del Mes a non quadrare ed è controproducente per Paesi come il nostro. Nella situazione italiana, dove il 70% del debito è detenuto da soggetti residenti in Italia, “la ristrutturazione sarebbe una calamità immensa, con distruzione di risparmio, fallimento di banche, disoccupazione, impoverimento della popolazione”, spiegò Galli.

 

Il governo italiano ha previsto per la crisi del Coronavirus, visto l’ effetto devastante sulle attività soprattutto del Nord più produttivo (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) un piano da 7,5 miliardi di euro. Il governo italiano nel 2016 ne trovò 20 di miliardi in un giorno per salvate Montepaschi di Siena. Per tamponare la frenata dell’economia ci vorrebbe molta liquidità e non potendola più erogare Banca d’Italia, come nella prima Repubblica, avrebbe dovuto farlo la Banca Centrale Europea con un intervento ad hoc che non è arrivato e non è previsto. 

 

Intanto, anche con la calamità, le Borse restano aperte con un meccanismo demenziale: le attività vengono invitate a ridurre al minimo i contatti e chiudono o limitano il commercio e la produzione, ma chi le valuta resta aperto con l’effetto devastante di metterci ancora di più nelle mani dei mercati. Non a caso lo spread Btp/Bund sta volando e Piazza Affari ha bruciato un anno di guadagni.

 

Ora, vista la situazione di totale irrazionalità nelle decisioni, non sarebbe il caso almeno di interrompere il piano di approvazione del Mes e non firmarlo? Buon senso vorrebbe non firmarlo, anche nelle altre condizioni, ma almeno sospenderne l'approvazione ora?