Politica

Di Maio: "Mio padre non mi ha votato. Con Virginia? Più agitato che con Trump"

Luigi Di Maio si confessa con Nunzia de Girolamo nel salotto tv di Ciao Maschio e ha parlato di suo padre che non l'ha votato e della fidanzata Virginia

È un vero e proprio libro aperto l'intervista che Luigi DI Maio ha rilasciato nel salotto  di 'Ciao Maschio' condotto da Nunzia De Girolamo e in onda su Rai1. Il ministro degli Esteri ha ricordato anche il rapporto con la sua famiglia e in particolar modo con il papà Antonio: "Di mio padre mi sono dovuto guadagnare il rispetto, ma ovviamente non ho mai perso il rispetto per lui. Non credeva molto nelle cose che facevo, aveva sempre dei dubbi - ha confessato il ministro degli Esteri - c'era sempre un ma, un però e un forse. Mio padre la prima volta che mi sono candidato, ad esempio, non mi ha neanche votato. Ha votato un suo amico DI un altro partito'".

Luigi Di Maio parla della fidanzata Virginia

"La prima sera che sono uscito con Virginia avevo il cuore a mille, altro che G7 o incontro con Trump. Per conquistarla al primo appuntamento ho pensato tutta la giornata a cosa dovessi dirle. Ci siamo incontrati ad un pranzo politico in Sardegna, poi però l’ho cercata su Instagram perché non sapevo neanche il suo nome. Le ho scritto e dopo qualche giorno ci siamo visti in un locale a Roma. Siamo stati a parlare per tre o quattro ore e li è scattato il primo bacio".

Di Maio e le comunali a Torino: "Appendino? Un'opzione"

Ieri l'ex ministro si è anche espresso sulla possibilità di ricandidare l'Appendino a sindaca di Torino. La pentastellata ha infatti incontrato alla Farnesina il ministro degli Esteri Luigi DI Maio, che ha speso parole di incoraggiamento nei confronti della prima cittadina uscente: "A Torino in questi anni ha fatto molto bene, e sono certo che continuerà a dare un grosso contributo alla città e a tutto il MoVimento 5 Stelle. Forza Chiara!", ha scritto sui social Di Maio.

Il ministro sta provando a fare da mediatore: la prima opzione resta la scelta DI un candidato da appoggiare insieme alle forze del centrosinistra, ma viste le difficoltà riscontrate nella designazione DI una candidatura unitaria, il M5S potrebbe giocare DI nuovo la carta Appendino. Nei mesi scorsi la sindaca torinese aveva annunciato la sua intenzione DI non ripresentarsi alle elezioni: un no che nelle ultime ore starebbe diventando sempre meno granitico. Pesa però la condanna in primo grado a un anno e sei mesi nei confronti DI Appendino per i fatti DI piazza San Carlo accaduti nel 2017.