Politica

Dl Cutro, ira di Meloni contro Salvini: "Vuole piantare le sue bandierine"

Il progetto del leader del Carroccio di ripristinare i decreti sicurezza continua. La Lega oggi porterà in Aula tutti i suoi emendamenti

Dl Cutro, Salvini non arretra e Meloni sbotta: "Metdo che logora"

Meloni e Salvini continuano a litigare sul Dl Cutro, alla premier non piace il protagonismo della Lega e lo fa notare chiaramente ai suoi. Dall'altra parte il leader del Carroccio continua la sua battaglia per ripristinare tutti i decreti sicurezza aboliti dal governo Conte-2. Un braccio di ferro che continuerà anche oggi in Aula, quando atterrerà il provvedimento sui migranti. "Non possiamo andare avanti piantando bandierine, questo metodo ci logora". Quando Giorgia Meloni - si legge su Repubblica - viene informata che la Lega ripresenterà nell’Aula del Senato tutti gli emendamenti al dl Cutro, la presidente del Consiglio — riferiscono diverse fonti — perde la pazienza. Non è per il contenuto delle norme, che Fratelli d’Italia condivide, pur cosciente del rischio di urtare la sensibilità del Quirinale. È un problema, appunto, di metodo. Forzatura dopo forzatura, Salvini sta ricomponendo a pezzi il puzzle dei decreti sicurezza. E lo sta facendo imponendo a Fratelli d’Italia e Forza Italia le stesse modifiche già presentate in commissione, quelle che fino al giorno prima Palazzo Chigi aveva pregato di ritirare.

"Io ho la responsabilità di governare — è il senso dei ragionamenti della premier e lo riporta Repubblica — mentre è facile alzare continuamente l’asticella senza doversi assumere quest’onere". Il decreto Cutro è specchio e sostanza di questa gara a inseguimento con Salvini. A sera, la versione utile a contenere i danni dello scontro riferisce di un presunto accordo nel centrodestra. La realtà, ad analizzarla, racconta uno schema diverso. La Lega ripresenta tutti i suoi emendamenti, compreso quello sull’abolizione della protezione speciale. La maggioranza ne deposita un altro, maxi, che ne riassume la gran parte. Tutte le forze di maggioranza firmano le proposte emendative dei partner. FdI e FI lo fanno per non regalare al Carroccio gli slogan contro i migranti.