Elezioni 2018 Lega, impossibili le larghe intese con la Lega davanti a FI
Elezioni 2018 Centrodestra, ecco la formula matematica che fa tremare Berlusconi. FOTO
Elezioni 2018. La matematica non è un'opinione. Assolutamente no. E questo lo sanno benissimo sia Matteo Salvini sia Silvio Berlusconi. Secondo quanto Affaritaliani.it è in grado di rivelare, esiste una formula matematica realizzata da uno dei massimi esponenti leghisti che dimostra inequivocabilmente che se alle elezioni politiche del 4 marzo la Lega prenderà anche un solo voto in più di Forza Italia l'ipotesi della larghe intese, cioè del governo Pd-azzurri, è impossibile (affinché ciò sia valido, comunque, il M5S deve arrivare davanti al Pd come oggi indicano tutti i sondaggi). Un calcolo che circola ai piani alti di Via Bellerio e che è arrivato fino sulla scrivania dell'ex Cavaliere terremotando, ovviamente, Arcore e l'intera Forza Italia. Affaritaliani.it pubblica le foto della formula algebrica, suddivisa in due parti.
Il calcolo - seconda parte
Ecco perché - spiegano fonti leghiste ma anche azzurre - Berlusconi insiste ogni giorno su fatto che sarà FI il primo partito della coalizione davanti al Carroccio, prendendo le distanze da Salvini su molti temi (come ad esempio, e sono solo gli ultimi casi, le moschee e la leva militare obbligatoria). Tutto ciò perché i consiglieri dell'ex Cav hanno spiegato a Silvio come quel calcolo matematico sia incontrovertibile. E, quindi, se Forza Italia arrivasse seconda non solo Salvini sarebbe premier (con la maggioranza di seggi al Centrodestra, ovviamente, come da accordi) ma non sarebbe nemmeno ipotizzabile il ribaltone e la nascita delle larghe intese. Ed è per lo stesso motivo che il segretario leghista e i suoi fedelissimi stanno girando l'Italia da Nord a Sud, provincia per provincia, puntando proprio sulla scommessa di risultare il 5 marzo mattina la prima forza politica del Centrodestra. Nella Lega in molti ritengono che i sondaggi ufficiali non siano del tutto veritieri e che il Carroccio possa ambire addirittura al 20%. Staremo a vedere, intanto la matematica, che non è un'opinione, fa tremare Berlusconi.