Elezioni Francia, Centrodestra italiano in tilt
Salvini e Meloni con Marine Le Pen, ma Berlusconi è anti-populista
Il risultato del primo turno delle elezioni in Francia e il ballottaggio Macron-Le Pen rischiano seriamente di far saltare il Centrodestra, proprio adesso che Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia stavano faticosamente cercando di ritrovare quell'unità indispensabile per non lasciare che le prossime Politiche siano una sfida Renzi-5 Stelle. Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono affrettati a schierarsi senza se e senza ma con la leader della destra francese, "la candidata del popolo contro l'establishment e contro questa Europa delle banche e della finanza". Ma tra gli azzurri l'imbarazzo è forte ed evidente. A parte Daniela Santanchè, che fin dall'inizio si è schierata con la Le Pen, a partire da Silvio Berlusconi non è arrivato alcun endorsement per la candidata del FN. Forza Italia puntava sul grigio e discusso Fillon, arrivato però terzo e quindi fuori dal ballottaggio.
Alla vigilia dell'apertura delle urne, però, l'ex Cavaliere era intervenuto con parole nette bocciando il populismo (ovvero la Le Pen) bollando come "pericolo" l'eventuale uscita dall'Ue della Francia dopo quella del Regno Unito. Esattamente l'opposto di ciò che hanno dichiarato a risultati acquisiti Salvini e la Meloni. Ed ecco che la politica estera, e in particolare l'Europa, prima ancora delle tasse e dell'immigrazione, risulta essere il vero tallone d'Achille del Centrodestra italiano. D'altronde Forza Italia sta a pieno titolo nel PPE della Merkel (decisiva per l'elezione dell'azzuro Tajani alla presidenza dell'Europarlamento), proprio la Cancelliera contro la quale il leader leghista si scaglia pesantemente ogni giorno. Primo o poi i nodi vengono al pettine e i risultati delle Presidenziali in Francia, con la sfida pro-Ue e anti-Ue del 7 maggio, fanno risaltare tutte le incongruenze dell'alleanza tra Forza Italia e il duo Lega-Fdi. Un'alleanza che forse potrà andar bene governare le Regioni e i Comuni ma che molto difficilmente si potrà riproporre a livello nazionale senza il rischio di implodere non appena si inizia a parlare di euro e Unione europea.