Torino, la sinistra molla Fassino. Il M5S in pole per il ballottaggio
Elezioni Torino, Lega-Fratelli d'Italia favoriti su Forza Italia
A Torino la partita si gioca tutta sul fatto che Piero Fassino, il sindaco uscente, vinca al primo turno oppure vada al ballottaggio. Se, come pare dagli ultimi sondaggi prima del silenzio elettorale, la prima ipotesi pare svanita, si profila per Fassino un difficile 'testa a testa' con la candidata del M5S, Chiara Appendino, che rischia di catalizzare su sé stessa lo stesso fronte anti-renziano del referendum costituzionale di ottobre.
A sinistra di Fassino ci sarà il parlamentare di Sinistra Italiana e già sindacalista della Fiom-Cgil Giorgio Airaudo, che pare in dubbio nel fornire il suo appoggio all'ex sindaco al ballottaggio, nonostante entrambi dopo il Pci scelsero il Pds-Ds. Di sicuro chi non darà mai il suo appoggio a Fassino è il comunista Marco Rizzo che, dopo aver presentato le liste del partito anche a Roma e Napoli, si gioca una partita nazionale nel raccogliere l'eredità di quello che resta della diaspora comunista.
Nel Centro-destra i giochi sembrano fatti. Nessuno dei candidati andrà al ballottaggio: non il noto e apprezzato notaio Alberto Morano, appoggiato da Lega e Fratelli d'Italia, che pare emergere come il primo tra il Centrodestra, né Osvaldo Napoli, che porta incolpevolmente sulle spalle le difficoltà di Forza Italia, né tantomeno il candidato più centrista Roberto Rosso, autore di una mega-campagna di propaganda che difficilmente pare dare frutti importanti.
Dopo di loro (il giornale di Torino La Stampa ha invitato solo questi al dibattito col direttore Molinari) il buio della frammentazione di ben altri dieci aspiranti a sindaco per un totale di 34 liste. Un vero record per Torino. Ultimo incomodo l'astensione, che potrebbe riservare ulteriori sorprese anche al ballottaggio.