Politica

Europee, "non votate Pd, +Europa, Leu e M5S. Sì a Fdi e Lega. Forza Italia..."

Alberto Maggi

Famiglie, parla Massimo Gandolfini all'indomani della chiusura del Congresso Mondiale di Verona. "Da Fico sfregio alla democrazia"

"La nostra linea generale è quella di proporre il nostro manifesto composto dai tre principi cardine a tutti i partiti dell'arco costituzionale, poi, in base alle risposte affermative e a quelle negative, daremo la nostra indicazione di voto". Lo afferma ad Affaritaliani.it Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day e co-organizzatore del Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona, che si è chiuso ieri, parlando delle imminenti elezioni europee. "I tre principi chiave del nostro manifesto sono: difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, famiglia da garantire e difendere in quanto società naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna (articolo 29 della Costituzione), libertà educativa dei genitori che hanno la responsabilità e la libertà di educare i figli secondo i loro principi e i loro valori valori)".

"Allo stato attuale - spiega Gandolfini - e in base a ciò che è stato detto al Congresso di Verona in maniera categorica, come partiti votabili per il nostro popolo alle elezioni europee del 26 maggio ci sono Fratelli d'Italia, la Lega e una parte di Forza Italia. Oltre al piccolo partito del senatore Gaetano Quagliariello, Idea".

"+Europa, Leu, Pd e ovviamente Movimento 5 Stelle sono partiti invotabili per il nostro popolo. Stando alle dichiarazioni pubbliche fatte finora i loro leader sono sulla sponda opposta rispetto alla nostra".

Gandolfini spiega che "stiamo chiedendo una moratoria internazionale come Congresso Mondiale di Verona dell'abominevole pratica dell'utero in affitto". E, infine, il portavoce del Family Day commenta la decisione di Roberto Fico che ha annunciato  un evento a Montecitorio con le cosiddette famiglie arcobaleno. "Dal punto di vista culturale è un abuso di potere e dimostra ancora una volta che c'è un'emergenza democratica. Il Congresso di Verona è stato organizzato e pagato da libere associazioni, il presidente della Camera rappresenta il popolo italiano e su un tema quantomeno divisivo non può rappresentare solo una parte del popolo salvo infliggere un pesante sfregio alla democrazia", conclude Gandolfini.