Politica

Centrodestra, federazione poi partito unico. Il piano. FI divisa, gelo di FdI

Di Alberto Maggi

Centrodestra, Giorgetti conferma che la federazione è solo il primo step

Un processo di scomposizione e ricomposizione del quadro politico. Giancarlo Giorgetti, di fatto, conferma quanto scritto da Affaritaliani.it (clicca qui): dietro il progetto della federazione tra le forze del Centrodestra di governo c'è l'idea di un partito unico, la famigerata Lega Italia di cui si parla da tempo. "Federazione? Io penso che se fosse solo un cartello elettorale non avrebbe tanto senso, io penso che sia l'inizio di un ragionamento che su tanti temi porterà forze politiche a muoversi in modo coerente. Io trovo che su tanti temi già oggi Lega e Forza Italia siano su stessi temi, se si va verso semplificazione è un bene per tutti", ha affermato il ministro allo Sviluppo economico ospite del Festival dell'economia di Trento.

Il dato è tratto. Una fusione Carroccio - FI, e chi ci sta tra i cespugli, per dar vita alla prima forza politica che alle prossime elezioni non rischi il sorpasso da parte di Fratelli d'Italia. Ufficialmente dal partito di Giorgia Meloni continuano a chiamarsi fuori. "E' un problema che guardiamo con rispetto ma che non ci interessa", afferma ad Affaritaliani.it il senatore Ignazio La Russa. "Meloni aveva proposto una cosa più piccola ma fattibile, ovvero un intergruppo parlamentare tra le forze di Centrodestra, sia di governo sia di opposizione. Un coordinamento per decidere insieme come votare in Parlamento. La federazione invece non ci riguarda".

Sempre da FdI, fonti vicine alla presidente Meloni, spiegano che in realtà si tratta di un "regalo" proprio alla destra ex An ed ex Msi oltre che a Coraggio Italia di Toti e Brugnaro che, non a caso, hanno già dichiarato di essere contrari alla federazione. "I voti non si sommano", tagliano corto da Fratelli d'Italia. Mentre per Coraggio Italia, "se Silvio Berlusconi aderisce", si aprono praterie e può arrivare al 5%". Intanto Salvini va avanti e dalla Calabria afferma: "La federazione non sarebbe solo con Forza Italia ma guarda a tutte le anime del Centrodestra al governo. Poi è chiaro che l'alleanza alle Politiche sarà questa e sarà vincente; tuttavia coordinare l'azione delle forze di Centrodestra per presentare ordini del giorno comuni, iniziative comuni, fare dichiarazioni comuni, ritengo sia una cosa intelligente".

Il leader della Lega poi parla anche del rapporto con Fratelli d'Italia. Oggi "penso a una federazione di forze che sostengono il governo Draghi, l'alleanza con Giorgia Meloni, che è una amica, rimane sicuramente l'obiettivo per arrivare tutti assieme a vincere le elezioni nel 2023", dice Salvini. "Ci troviamo in settimana, c'è da chiudere la partita dei candidati sindaci, e parleremo anche della mia proposta di una forma di coordinamento" delle forze di centrodestra, "poi faremo una sintesi, io non impongo nulla, la mia è una proposta di una forza unica che puo' essere la prima in Parlamento, in Italia, nelle Regioni, in Europa".

Antonio Tajani, al momento, smentisce il partito unico ma fonti leghiste spiegano che "si tratta di un modo per evitare il fuggi-fuggi dal partito". L'ipotesi più probabile è quella di un'uscita delle due ministre Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, probabilmente verso la formazione neo-centrista di Toti e Brugnaro. Anche se la ministra per gli Affari regionali starebbe lavorando addirittura all'alleanza con il Pd di Enrico Letta. Sempre secondo le indiscrezioni, nel caso di nascita della federazione il capogruppo alla Camera sarebbe l'attuale presidente dei deputati leghisti Riccardo Molinari, certo non un sostenitore dell'alleanza con FdI. A Palazzo Madama, invece, la capogruppo sarebbe Anna Maria Bernini, attuale presidente dei senatori azzurri.

In Forza Italia non mancano le voci autorevoli che approvano il progetto Salvini-Giorgetti: "l'ipotesi di una federazione non va letta come una fusione per incorporazione, un'Opa ostile della Lega o un tentativo di annessione. Presentarla così significa avere una visione distorta e le levate di scudi tradiscono insicurezza e incapacità di confrontarsi con la realtà. Serve ragionare con maturità e senza fretta per avviare un percorso che porti a una federazione che tuteli le diverse prospettive", ha detto il deputato azzurro e Sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè.