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Politica
Gandolfini: "Renzi lo assolverei...ma solo se si pente davvero"

Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day, intervistato da Affaritaliani.it, replica alle affermazioni del premier Matteo Renzi che lo hanno chiamato direttamente in causa dopo l'ok del Senato al ddl sulle unioni civili. "Io ho fatto un ragionamento che sottopongo a tutta la popolazione italiana e in modo particolare a tutti coloro che si sono riconosciuti nel Family Day. E il ragionamento è il seguente: il premier non ha tenuto minimamente in considerazione le nostre richieste, non ha mai incontrato nessun nostro rappresentante nonostante gliel'avessimo chiesto e, in questo senso, ha dimostrato un atteggiamento veramente molto poco democratico, lui che è il segretario del Partito Democratico".

Gandolfini aggiunge: "Seconda considerazione; se noi guardiamo com'è passato questo maxi-emendamento vediamo che sono state violate le più elementari regole della vita democratica. Questo ddl non è stato discusso in Commissione Giustizia, violando l'articolo 72 della Costituzione. E non è stato discusso nemmeno in Parlamento, perché prima si è fatto il tentativo del canguro, fallito grazie ai 5 Stelle e non certo al Pd, dopodiché è stato presentato un maxi-emendamento e votato il giorno dopo con la fiducia e senza nessuna discussione. Il che vuol dire che i passaggi democratici di dialogo e di discussione, oltretutto di una legge così delicata e sensibile che riguarda la struttura stessa, oltre che la storia, della civiltà italiana, è passata con un atteggiamento assai poco democratico, direi quasi dittatoriale", attacca il portavoce del Family Day.

"Ora, se questa mentalità guida oggi il premier con due Camere che devono decidere, cosa succederà domani quando la Camera sarà una sola? E quella Camera avrà una maggioranza bulgara garantita dalla nuova legge elettorale, l'Italicum? Allora ho detto, ripeto e continuerò a ripetere agli italiani: valutate bene che cosa vuol dire il fatto di abolire una Camera in presenza di una deriva democratica come quella a cui oggi noi stiamo assistendo. Tanto per spiegare cosa intendo e per far capire che non me le sogno di notte, nel weekend la Serracchiani ha detto: 'Adesso metteremo mano alle adozioni. Adozioni per tutti e le approveremo nel giro di una settimana'. Questo per me non è un atteggiamento democratico".

Gandolfini aggiunge: "Il referendum abrogativo è un'arma possibile ma lontana nel tempo perché richiede dei passaggi burocratici molto lunghi. Richiede che la Consulta dia l'ok ai quesiti referendari. Insomma, teniamo in considerazione questa ipotesi ma vorremmo qualcosa di più rapido". Un'altra Family Day a giugno? "E' possibile", annuncia Gandolfini. "Diciamo che ci è andata bene il 30 gennaio perché non ha piovuto. Se fosse stata una giornata come ieri avremmo dovuto spararci". Ma secondo lei, Renzi è un buon cattolico? "Non mi permetterei mai di dare un giudizio sull'appartenenza cattolica e sulla fede di una persona. Però se lui si auto-definisce un buon cattolico lo invito a rileggersi il documento del marzo 2003 sulle unioni civili e omosessuali e così capirà qual è il punto di vista della Chiesa, che mi sembra non collimi esattamente con il suo". Ma se lei fosse un prete lo assolverebbe? "Il parroco deve sempre assolvere chiunque in confessione, basta che sia sinceramente pentito. La misericordia non si compra, è gratuita", conclude il portavoce del Family Day.

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