Politica
Manovra, Giorgetti incassa il primo ok (con riserva) dall'Eurogruppo. Ma il Parlamento non dovrà toccare il testo
Legge di Bilancio, che cosa accade sull'asse Roma-Bruxelles
Giorgetti, durante lo scorso weekend, ha avuto un lungo confronto telefonico con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la quale ha stabilito la linea da tenere all'Eurogruppo
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti presenta la manovra italiana all'Eurogruppo a Bruxelles e l'obiettivo, anche se il giudizio finale spetterà alla Commissione europea, è quello di ottenere un primo via libera informale da parte dei ministri delle Finanze degli altri Paesi dell'Unione europea. Il titolare del Mef, spiegano qualificate della maggioranza che conoscono bene le stanze del potere della capitale belga, punterà l'accento su una Legge di Bilancio all'insegna del rigore e del contenimento della spesa pubblica.
D'altronde l'Italia ha chiesto un allungamento a sette anni per il piano di risanamento, una richiesta accolta da Bruxelles e non può che muoversi all'interno di questo perimetro. Giorgetti, durante lo scorso weekend, ha avuto un lungo confronto telefonico con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la quale ha stabilito la linea da tenere all'Eurogruppo.
Ma, come detto, l'attesa è soprattutto per il verdetto della Commissione guidata da Ursula von der Leyen. L'esecutivo Ue esaminerà attentamente il piano di rientro del deficit e del debito dell'Italia con un verdetto atteso per la fine di questo mese. Giorgetti difenderà soprattutto, oltre alla prudenza sui conti, le misure a sostegno delle famiglie.
Ma dalla maggioranza sta salendo il pressing per le modifiche al testo (in primis su fisco e pensioni) e questo preoccupa non poco i partner europei e anche l'Eurogruppo e la Commissione. In sostanza, si può affermare che il ministro dell'Economia tornerà da Bruxelles con un sostanziale ok alla manovra, purché però non venga stravolta in Parlamento.
E infatti la linea condivisa da Palazzo Chigi e dal Mef è quella di arginare qualsiasi ipotesi di modifiche, se non piccolissime e marginali, al testo uscito dal Cdm. Sulle pensioni nessuna novità ma nemmeno su, come chiesto da Forza Italia, l'ampliamento della platea dei beneficiari della riduzione del cuneo fiscale. Un primo semaforo verde ma con riserva dall'Eurogruppo e con attenzione a ciò che accadrà in Parlamento.