Politica

Governo, "A gennaio così non si va avanti. Renzi? Stavolta non sta bluffando"

Di Alberto Maggi

Crisi di governo sì o no? Intervista di Affaritaliani.it al senatore Pierferdinando Casini

"Non sono un mago e non posso fare una previsione esatta, ma una cosa la posso dire con certezza: sono fortemente convinto che a gennaio le cose non potranno continuare così. Assolutamente no". Con queste parole il senatore Pierferdinando Casini risponde alla domanda di Affaritaliani.it se, dopo le feste di Natale, si aprirà una crisi di governo alla luce dello scontro tra Matteo Renzi e il premier Giuseppe Conte in particolare sulla gestione del Recovery Plan.

"Tutta questa vicenda, vista la fase così drammatica per il Paese, non può certamente essere gestita e affrontata senza chiarezza tra i partner della maggioranza e senza chiarezza tra gli stessi partner di governo e Palazzo Chigi. Inoltre, auspico fortemente che, considerando le difficoltà che sta vivendo il Paese, questa fase venga gestita con una maggiore corresponsabilità da parte dell'opposizione". In sostanza, secondo l'ex presidente della Camera, "mancando chiarezza tra i partner di governo, tra i partiti della maggioranza e Palazzo Chigi e tra l'esecutivo e l'opposizione, i problemi sul tappeto non potranno continuare a essere affrontati in questo modo, su questo ci posso scommettere. Che poi ci sia un nuovo governo Conte, una formula diversa o elezioni anticipate lo vedremo a gennaio, dopo le feste".

Alla domanda se Renzi stia bluffando quando parla di una possibile crisi, Casini risponde: "Non credo. La forza del leader di Italia Viva questa volta è quella di interpretare un sentiment diffuso anche nel Partito Democratico e perfino nel Movimento 5 Stelle. E per questo motivo non credo proprio che cambierà idea rispetto alle posizioni assunte in questi giorni".

E infine Salvini, che si sta mostrando molto dialogante con il governo ed è quasi diventato moderato, ben lontano dai tentativi di spallate all'esecutivo dei mesi scorsi. "Il segretario della Lega non è certo uno sciocco e, quindi, non poteva non capire che gli errori commessi negli ultimi mesi lo stavano indebolendo. Questa forma di autocritica e questo cambiamento di posizioni politiche non si sa ancora dove lo porteranno, ma certamente il posizionamento di Salvini non sarà più statico come è stato finora", conclude l'ex presidente della Camera.