Politica

Governo, i 26 punti della bozza M5S-Pd: Iva, autostrade, salario minimo...

Governo M5s-Pd, è stata diramata la bozza di programma dal titolo: "linee di indirizzo programmatico per la formazione del nuovo governo".

Governo, la bozza di programma in 26 punti. Blog delle Stelle: "Conte la sta integrando"

Una bozza di programma in ventisei punti: in cima la legge di bilancio 2020, con l'impegno a sterilizzare l'aumento dell'Iva, in fondo l'impegno a "collaborare" per rendere Roma "una capitale sempre piu' attraente per i visitatori e sempre piu' vivibile e sostenibile per i residenti". E' il testo cui lavorano M5S e Pd in vista della nascita del governo e che il Movimento 5 stelle pubblica sul blog per informare i votanti della piattaforma Rousseau. Un documento dal titolo: "linee di indirizzo programmatico per la formazione del nuovo governo". Si avverte pero' che si tratta di una "bozza di lavoro che riassume le linee programmatiche che il premier incaricato" Giuseppe Conte "sta integrando e definendo".

Governo, Di Maio: nel programma tutti i punti presentati da M5s

"Tutti i 20 punti che il Movimento 5 Stelle ha presentato al Presidente Conte sono affrontati nel Programma di Governo". Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio che riassume i temi principali: "Dal blocco dell’aumento dell’Iva al salario minimo, dal taglio del cuneo fiscale agli aiuti a famiglie e disabili, dallo stop agli inceneritori alle trivelle, dalla riforma della giustizia alla legge sul conflitto di interessi, fino alle concessioni autostradali". Il capo politico M5s chiude il post augurando agli attivisti del Movimento "buon voto sulla piattaforma Rousseau". 

Governo: fonti Pd, bozza solo sintesi parziale programma

In riferimento alla bozza del programma di governo Pd-M5S che sta circolando si precisa che si tratta di una sintesi parziale di un lavoro più articolato, ancora oggetto del confronto tra le forze politiche, e che sarà ultimato in giornata nel corso di un nuovo incontro a Palazzo Chigi tra i capigruppo e il Premier incaricato Conte. Non è quindi il programma definitivo. Lo precisano fonti Pd.

Governo, blog 5 Stelle: la Lega ha tradito il contratto per voracità elettorale 

"Dopo 14 mesi" di lavoro del governo gialloverde "la Lega ha deciso di tradire questo contratto per pura convenienza e voracità elettorale, facendo cadere il governo guidato dal presidente Conte e gettando il Paese in una crisi scomposta e pericolosa per i tempi e i modi con cui è stata provocata. La Lega è venuta meno a un impegno preso, portando l’Italia in una situazione molto difficile". È quanto si legge sul blog delle Stelle in un post che dà il via alle consultazioni online sulla piattaforma Rousseau per votare sì o no all'alleanza del M5S con il Pd.

Governo, il lavoro con la Lega grazie a Conte non va disperso

"Nel 2018 siamo andati al voto con una legge elettorale contro la quale avevamo votato nella precedente legislatura, costruita soprattutto contro il Movimento 5 Stelle. Una legge che difficilmente avrebbe permesso il raggiungimento di una maggioranza assoluta a chi non si fosse accordato con altre forze politiche. In campagna elettorale abbiamo promesso che avremmo fatto tutto il possibile per realizzare i nostri temi – come da sempre ci impegniamo a fare nei consigli comunali, regionali, in Parlamento, in Europa – con chi fosse stato disponibile a portarli avanti. Gli elettori ci hanno premiato con la maggioranza relativa in Parlamento. A partire da questo abbiamo rivolto un appello a tutte le forze politiche per costruire un governo che avesse al centro gli interessi degli italiani. Abbiamo provato a farlo con il Pd e con la Lega. Quindi abbiamo scritto un contratto di governo con la Lega e siamo riusciti a portare a casa, con un grande lavoro, alcuni dei provvedimenti che ci stavano più a cuore. È un lavoro che non va disperso, reso possibile in questi mesi dall’impegno che Giuseppe Conte ha portato avanti con grandissime capacità e con serietà, restituendo all’Italia una credibilità internazionale". È quanto si legge sempre sul post del blog delle Stelle che dà il via alle consultazioni online sulla piattaforma Rousseau.

ECCO I 26 PUNTI DELLA BOZZA DI PROGRAMMA FRA M5S E PD

1) Con riferimento alla legge di bilancio per il 2020 sarà perseguita una politica economica espansiva, senza compromettere l’equilibrio di finanza pubblica, e, in particolare: neutralizzazione dell’aumento dell’IVA, sostegno alle famiglie e ai disabili, il perseguimento di politiche per l’emergenza abitativa, deburocratizzazione e semplificazione amministrativa, maggiori risorse per scuola, università, ricerca e welfare.
 
2) Occorre: a) ridurre le tasse sul lavoro, a vantaggio dei lavoratori; b) individuare una retribuzione giusta (“salario minimo”), garantendo le tutele massime a beneficio dei lavoratori; c) approvare una legge sulla rappresentanza sindacale; d) individuare il giusto compenso anche per i lavoratori non dipendenti, al fine di evitare forme di abuso e di sfruttamento in particolare a danno dei giovani professionisti; e) realizzare un piano strategico di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali; f) introdurre una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni, recepire le direttive europee sul congedo di paternità obbligatoria e sulla conciliazione tra lavoro e vita privata.
 
3) È essenziale investire sulle nuove generazioni, al fine di garantire a tutti la possibilità di svolgere un percorso di crescita personale, sociale, culturale e professionale nel nostro Paese. Occorre altresì creare le condizioni affinché chi ha dovuto lasciare l’Italia possa tornarvi e trovare un adeguato riconoscimento del merito.
 
4) Occorre promuovere una più efficace protezione dei diritti della persona e rimuovere tutte le forme di diseguaglianze (sociali, territoriali, di genere), che impediscono il pieno sviluppo della persona e il suo partecipe coinvolgimento nella vita politica, sociale, economica e culturale del Paese. Occorre intervenire con più efficaci misure di sostegno alle famiglie con persone con disabilità e alle famiglie numerose.
 
5) Occorre realizzare un Green New Deal, che comporti un radicale cambio di paradigma culturale e porti a inserire la protezione dell’ambiente tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la protezione dell’ambiente, il ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto dei cambiamenti climatici. Occorre adottare misure che incentivino prassi socialmente responsabili da parte delle imprese. Occorre promuovere lo sviluppo tecnologico e le ricerche più innovative in modo da rendere quanto più efficace la “transizione ecologica” e indirizzare l’intero sistema produttivo verso un’economia circolare.
 
6) Occorre potenziare le politiche sul dissesto idrogeologico, per la riconversione delle imprese, per l’efficientamento energetico, per la rigenerazione delle città e delle aree interne, per la mobilità sostenibile e per le bonifiche. Bisogna accelerare le procedure di ricostruzione delle aree terremotate.
 
7) Occorre potenziare il sistema della ricerca, favorendo un più intenso coordinamento tra centri universitari ed enti di ricerca, nel segno della internazionalizzazione.
 
8) Sono necessari investimenti mirati all’ammodernamento delle attuali infrastrutture e alla realizzazione di nuove infrastrutture, al fine di realizzare un sistema moderno, connesso, integrato, più sicuro, che tenga conto degli impatti sociali e ambientali delle opere.
 
9) Con la nuova Commissione occorrerà rilanciare investimenti e margini di flessibilità per rafforzare la coesione sociale, promuovendo modifiche necessarie a superare l’eccessiva rigidità dei vincoli europei in materia di politiche di bilancio pubblico. Occorrono regole orientate anche alla crescita non solo alla stabilità. Abbiamo bisogno di un’Europa più solidale, più inclusiva, soprattutto più vicina ai cittadini.
 
10) È necessario inserire, nel primo calendario utile della Camera dei deputati, la riduzione del numero dei parlamentari, avviando contestualmente un percorso per incrementare le garanzie costituzionali, di rappresentanza democratica, assicurando il pluralismo politico e territoriale.
 
11) L’Italia ha bisogno di una seria legge sul conflitto di interessi, con una contestuale riforma del sistema radiotelevisivo improntato alla tutela dell’indipendenza e del pluralismo.
 
12) Occorre ridurre drasticamente i tempi della giustizia civile, penale e tributaria, e riformare il metodo di elezione dei membri del Consiglio superiore della Magistratura.
 
13) Occorre potenziare l’azione di contrasto delle mafie e combattere l’evasione fiscale, anche prevedendo l’inasprimento delle pene per i grandi evasori e rendendo quanto più possibile trasparenti le transazioni commerciali.
 
14) Il Paese ha bisogno di un’ampia riforma fiscale, con semplificazione della disciplina e abbassamento della pressione fiscale. Occorre razionalizzare la spesa pubblica, operando una efficace opera di spending review e rivedendo il sistema di tax expenditures.
 
15) È indispensabile promuovere una forte risposta europea al problema della gestione dei flussi migratori, anche attraverso la definizione di una normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone e all’immigrazione clandestina, ma che - nello stesso tempo - affronti i temi dell’integrazione. La disciplina in materia di sicurezza dovrà essere aggiornata seguendo le recenti osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica.
 
16) Va lanciato un piano straordinario di investimenti per la crescita e il lavoro al Sud, anche attraverso l’istituzione di una banca pubblica per gli investimenti che aiuti le imprese in tutta Italia e che si dedichi a colmare il divario territoriale del nostro Paese.
 
17) È necessario completare il processo di autonomia differenziata giusta e cooperativa, che salvaguardi il principio di coesione nazionale e di solidarietà, la tutela dell’unità giuridica e economica. Occorre inoltre avviare un serio piano di riorganizzazione degli enti locali, sopprimendo gli enti inutili.
 
18) È necessario porre in essere politiche per la tutela dei risparmiatori e del risparmio.
 
19) Occorre tutelare i beni comuni, come la scuola, l’acqua pubblica, la sanità. Anche le nostre infrastrutture sono beni pubblici ed è per questo che occorre avviare la revisione delle concessioni autostradali.
 
20) Per favorire l’accesso alla piena partecipazione democratica, all’informazione e la trasformazione tecnologica, la cittadinanza digitale va riconosciuta a ogni cittadino italiano sin dalla nascita, riconoscendo - tra i diritti della persona - anche il diritto di accesso alla rete.
 
21) Il progetto di innovazione e digitalizzazione della P.A. costituisce una misura particolarmente efficace per contribuire allo sviluppo e alla crescita economica e culturale del Paese.
 
22) Occorre concentrarsi sull’equità fiscale, la portabilità dei dati, i diritti dei lavoratori digitali (cosiddetti riders), i modelli redistributivi che incidono sul commercio elettronico, sulla logistica, sulla finanza, sul turismo, sull’industria e sull’agricoltura. Occorre introdurre la web tax per le multinazionali del settore che spostano i profitti e le informazioni in Paesi differenti da quelli in cui fanno business.
 
23) Occorre offrire maggiore tutela e valorizzare il personale della difesa, delle Forze dell’ordine e dei vigili del fuoco (comparto sicurezza).
 
24) Occorre promuovere i multiformi percorsi del turismo, valorizzando la ricchezza del nostro patrimonio naturale, storico, artistico, anche attraverso il recupero delle più antiche identità culturali e delle tradizioni locali.
 
25) Occorre rafforzare il nostro export, individuando gli strumenti più idonei per promuovere e accompagnare il made in Italy,
 
26) Il Governo dovrà collaborare per rendere Roma una capitale sempre più attraente per i visitatori e sempre più vivibile e sostenibile per i residenti.