Politica

Governo, effetto Casalino: M5S guadagna un punto. Sondaggio Ipsos. Esclusiva

Sondaggio Ipsos: governo Lega-M5S al 64%. Attacco ai tecnocrati, gli elettori sono d'accordo

Il Governo raccoglie il 57 % di valutazioni positive ed il 32 % di giudizi critici, con un indice di gradimento di 64 punti e il Presidente del Consiglio ottiene un voto positivo dal 59% del campione. La Lega è al 34,2% (scende dello 0,4%), mentre M5S guadagna circa un punto arrivando al 29,7%.

Effetto Rocco Casalino sui  Cinque Stelle, il portavoce del premier Conte è stato decisamente il protagonista dei giorni scorsi. Gli elettori di Lega e Cinque Stelle sono con Casalino dopo l'attacco ai tecnocrati.

Complessivamente dunque il governo a pochi giorni dal Def è più forte che mai, attorno al 64% dei consensi.

Sono alcuni dei dati del sondaggio Ipsos Public Affairs che Affaritaliani.it pubblica in esclusiva.

Lo scenario politico - gli indicatori di fiducia e di gradimento verso i due partiti di maggioranza e verso i loro leader restano vicini ai propri valori massimi, con un riavvicinamento a vantaggio del Movimento 5 Stelle . Le intenzioni di voto mostrano nell’ultima settimana un lieve calo per la Lega (34,2 % , - 0, 4%) ed un ulteriore consolidamento per il Movimento 5 Stelle ( 29,7 % , +0,9%) che torna ad avvicinarsi alla soglia del 30%. Restano in una fase di debolezza i due principali partiti di opposizione: il Partito Democratico è stimato al 15 4 % (-0,6%), Forza Italia al 8,4 % (-0,6%) ; anche le formazioni minori restano tutte al di sotto dei risultati ottenuti lo scorso 4 marzo, con Liberi e Uguali al 2,9 % (invariato nell’ultima settimana), Fratelli d’Italia al 2,6 % (+0,1%) e + Europa con Emma Bonino al 2,3 % (+0,2%).

Il clima economico - le aspettative legate alla nascita del nuovo Esecutivo hanno contribuito ad innalzare nei mesi scorsi gli indicatori relativi al clima economico del Paese, ma il trend dell’ultimo bimestre mostra qualche segnale di arresto di questa dinamica positiva. Il 36% degli intervistati dichiara che l’Italia sta andando nella giusta direzione (-2% rispetto a luglio). Restano invariate le quote di quanti reputano che il peggio della recessione sia oramai alle nostre spalle (29%) e quanti al contrario pensano che il peggio della crisi debba ancora arrivare (23%). Il 40 % degli intervistati (-3%) dichiara di aver percepito segnali di ripresa economica del Paese, il 41 % (+6%) ritiene invece di non cogliere indicazioni in tal senso. Gli ottimisti riguardo alla propria situazione economica personale risultano in calo di 5 punti rispetto a luglio (32%), i pessimisti calano anch’essi di 3 punti (14%), mentre crescono significativamente quanti non si attendono alcuna variazione nel prossimo futuro.

CLICCA QUI PER VEDERE IL SONDAGGIO BY IPSOS PUBLIC AFFAIRS

sondaggio ipsos governo 1
 

 

sondaggio ipsos ministri
 

I temi di attualità - nei giorni scorsi si è accesa una polemica politica riguardante il presunto conflitto tra esponenti del Governo e i funzionari del Ministero dell’Economia e delle Finanze, acuitasi dopo la pubblicazione di un audio riportante una conversazione informale tra il portavoce dell’Esecutivo ed alcuni giornalisti . Riguardo al contenuto dell’audio, gli intervistati si dividono tra quanti giudicano le parole di Casalino un pensiero di fatto condiviso da tutti riguardo alla resistenza al cambiamento da parte dei funzionari ministeriali ( 29 % ) e quanti invece le reputano una grave minaccia nei confronti dei funzionari del MEF ( 28 % ) . La parte restante ( 24 % ) ritiene il contenuto dell’audio « un atto di leggerezza» privo di elementi realmente minacciosi . L’idea che quanti lavorano al MEF rappresentino, con il loro operato, più un impedimento a chi vuole cambiare le cose, che non una garanzia di buona tenuta dei conti pubblici è condivisa dal 39 % del campione intervistato, con un 29 % di opinioni contrarie . Quanto all’ipotesi avanzata da alcuni commentatori che l’audio sia stato diffuso volontariamente per ingenerare nell’opinione pubblica l’idea che se il Governo non dovesse riuscire a realizzare quanto promesso la responsabilità sarebbe dei «burocrati manovrati dai poteri forti», il 37 % la ritiene molto o abbastanza condivisibile, il 38 % poco o per nulla condivisibile.