Politica

Gruppi di resistenza umana: boom dopo la pubblicazione del manifesto su Affari

Di Angelo Maria Perrino

Dopo l’intervista su Affaritaliani.it e la pubblicazione del Manifesto esplodono i Gruppi di resistenza umana di Alberto Contri

Dopo aver parlato su Affaritaliani della fondazione dei GRU – Gruppi di Resistenza Umana, sono già arrivate molte richieste di adesione e di ulteriori spiegazioni. Ad Alberto Contri, che sta promuovendo i GRU insieme al filosofo Salvatore Veca alla fine del suo nuovo saggio “La sindrome del criceto” (Edizioni La Vela), chiediamo quali sono le prime sensazioni.

Vorrei rilevare innanzitutto che è abbiamo sicuramente toccato un nervo molto sensibile in tutta Italia. Ne ero sicuro, ma mi fa sinceramente piacere toccare con mano che ci sono sempre più persone che non tollerano oltre il degrado in cui sta sprofondando il paese, ma che non si accontentano solo di criticare o lamentarsi. Si avverte un gran desiderio di rimboccarsi le maniche, a fronte di una classe politica che viene ritenuta formata da criceti, in quanto fanno la loro corsa solo per sé stessi, per il loro stipendio di parlamentare e il loro temporaneo potere. È interessante notare che in molti hanno compreso come il problema sia pre-politico, e che non attendendosi nulla da Governo e Parlamento (occupati a cincischiare con Stati Generali, continue conferenze stampa, sterili litigi su progetti sgangherati ) concordano sul fatto che sia necessario intraprendere un lungo percorso che porti all’edificazione di una nuova classe dirigente competente, colta, e animata da una sincera passione per la ricostruzione del paese.

Che tipo di mail state ricevendo?

Potrei dividerle in tre gruppi. Ci sono quelle di immediata adesione: nome, cognome, indirizzo mail. Poi ci sono le mail di quelli che chiedono qualche ulteriore delucidazione prima di aderire, magari preoccupati per la privacy o interessati agli obiettivi concreti. Sul primo punto rispondiamo che applicheremo le norme in vigore seguendo le indicazioni del presidente dell’Associazione Privacy Italia Raffaele Barberio, e che stiamo costituendo un primo Comitato destinato a diventare una associazione, di cui abbiamo già registrato il logo e il dominio resistenzaumana.it. Per quanto riguarda gli obiettivi, rispondiamo così: Il primo è costituire un movimento d'opinione che intende mettere ai primi posti dell'agenda i valori descritti nel Manifesto. Il secondo è riconoscersi, mettersi in contatto, anche contarsi: ecco la necessità di sottoscrivere il Manifesto e comunicarlo scrivendo a: scriviagru@protonmail.com. Il terzo è ottenere che chi sottoscrive il Manifesto dei GRU si impegna semplicemente a promuoverne i valori nel proprio ambito professionale, familiare, di relazioni e amicizie.

Una volta costituita questa base di partenza, spetterà all'iniziativa dei singoli aderenti proporre, promuovere, portare avanti le iniziative ritenute più adatte a rendere incisivi i valori del Manifesto nella società di oggi (scuola, professione, impresa, pubblica amministrazione, social media e comunicazione, cultura, politica...etc). La raccolta degli indirizzi è utilissima per far conoscere ai singoli aderenti le proposte e i suggerimenti di tutti, di modo che si crei un circolo virtuoso di idee e progetti concreti. Per questo sottolineiamo che, a parte il Manifesto che include alcuni valori-guida ritenuti imprescindibili, tutto è poi nelle mani, nella proattività e nella creatività dei singoli aderenti. E della loro libera associazione territoriale (ecco perché"I Gruppi" è al plurale).

Dopo solo qualche giorno mi pare già un buon risultato…

In effetti, se il buongiorno si vede dal mattino, siamo davvero sulla buona strada. Anche perché ci sono già (ed è il terzo gruppo di cui parlavo) quelli che intendono costituire un Gruppo Scuola, un Gruppo Burocrazia, un Gruppo di ricerca sociale…con la proposta concreta di alcune linee di intervento. E non ho ancora parlato con tutti colleghi universitari che avevo riunito con un lungo lavoro nel Network Athena di Pubblicità Progresso (quasi 100 docenti di 80 Facoltà di 45 Atenei e Master), molti dei quali – per come li conosco – sono interessati di default ad una iniziativa del genere. E poi contiamo sul passa-parola dei simpatizzanti più illustri che si stanno avvicinando ai GRU. Prevedo una intensa estate di lavoro, e non mi dispiace affatto. Anche perché il paese è talmente malmesso che non c’è un minuto da perdere.

L’indirizzo a cui scrivere: scriviagru@protonmail.com