Il programma Tv di Renzi costa 4 milioni di euro. Ma Mediaset non ci sta
Mediaset non vuol sborsare mezzo milione di euro a puntata per il documentario di Matteo Renzi su Firenze e le trattative ristagnano
Matteo Renzi riuscirà a vendere il suo documentario su Firenze? Dalle notizie circolate in questi mesi, era dato per certo l'interesse all'acquisto del programma Tv da parte di Mediaset, interesse poi smentito. Oggi torna alla ribalta l'indiscrezione grazie al quotidiano La Verità e compaiono finalmente i costi del progetto renziano.
Pare infatti che Renzi e Lucio Presta, il manager dei divi Tv nonché produttore del documentario dell'ex premier, volessero appioppare le otto puntate a Mediaset al costo di 4 milioni di euro, ovvero 500mila euro a puntata.
Una cifra che Mediaset avrebbe considerato esorbitante, respingendola tout court. Secondo La Verità, pur di venderlo, Renzi e Presta sarebbero tuttavia disposti ad abbassare la cifra fino a 120mila euro a puntata, per un totale inferiore al milione di euro (ovvero il costo di produzione di un reality per Mediaset).
Pare inoltre che i vertici dell'azienda non abbiano ancora visionato il materiale girato dall'ex Presidente del Consiglio e che, prima di firmare, debbano accertarsi che il prodotto non sia una semplice facciata divulgativa per rilanciare l'immagine di Matteo Renzi (come lasciano peraltro supporre le sequenze diffuse in anteprima da Stasera Italia qualche settimana fa), e che quindi non si tratti di una produzione di nicchia destinata a un pubblico selezionato ma che possa essere trasmesso sperando in un riscontro il più generalizzato possibile al fine di monetizzare l'acquisto del documentario. Acquisto ed eventuale messa in onda che restano a tutti gli effetti un azzardo, vista la scarsa popolarità dell'ex segretario del Pd in questo momento storico.
Questa sera, Renzi sarà ospite de L'Intervista, il programma di Maurizio Costanzo in onda sul Nove, e incalzato dalle domande del giornalista parlerà - fra le altre cose - proprio della sua nuova avventura televisiva, oltre a togliersi qualche sassolino dalle scarpe riguardo a coloro che, ai tempi d'oro, lo adulavano ricevendo cariche politiche di rilievo e che adesso lo hanno abbandonato.
L'idea del documentario TV nasce forse dalla presa di coscienza che i suddetti tempi d'oro sono definitivamente tramontati e che occorre trovare nuove strade per non finire progressivamente rottamato, come invece auspicava di fare con altri quando, da ex celebrato sindaco di Firenze, si appropinquava a vele spiegate verso Palazzo Chigi soffiando il posto a Enrico Letta?
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