Politica

Italicum, Renzi va oltre la modifica della legge elettorale. Nuovo vice del Pd

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Referendum, non basta la revisione dell'Italicum. Renzi offre la poltrona di vice del Pd alla minoranza

Matteo Renzi si gioca tutto il 4 dicembre. E anche se Angelino Alfano dice che il governo andrà avanti in ogni caso, una vittoria del no al referendum rischierebbe di travolgere il governo e il presidente del Consiglio. A questo punto il segretario del Pd - visti i sondaggi sempre negativi - le sta provando davvero tutte per far rimontare il sì. Dopo aver promesso tagli delle tasse praticamente per tutti e la 14esima a un milione di pensionati, ora si concentra sulla lotta interna che sta spaccando il Nazareno. Il primo passo è stato quello di annunciare una proposta di modifica della legge elettorale prima dell'apertura delle urne, proprio come chiesto da Bersani & C. Se davvero alle parole seguiranno i fatti la temperatura nel Pd potrebbe abbassarsi.

Ma non finisce qui. Renzi, per conquistare il sì della sinistra dem, ha in mente di rivoluzionare i vertici del partito e - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - sarebbe pronto ad affidare una poltrona di vice-segretario (al posto di Debora Serracchiani) a Roberto Speranza, ex capogruppo a Montecitorio e volto giovane della minoranza interna. Si tratta di una mossa che il premier avrebbe voluto evitare ma che dovrà compiere obtorto collo, anche perché Gianni Letta e Denis Verdini hanno spiegato al premier negli ultimi giorni che il no di Berlusconi al referendum non è trattabile e quindi difficilmente Renzi potrà avere una mano da Forza Italia (se non da singoli esponenti o da ex come Marcello Pera). Il quadro politico ed economico dei movimenti del presidente del Consiglio fa ben capire che una sconfitta della riforma costituzionale il 4 dicembre - nonostante le parole del ministro dell'Interno - terremoterebbe l'esecutivo e il Pd. Ecco perché non basta la modifica dell'Italicum.