Legge elettorale, il 'tedesco' cambia: ok a riduzione collegi uninominali
Legge elettorale, Ferrari (Pd): Con mia proposta 225 collegi Camera e 112 Senato
Legge elettorale, il 'tedesco' cambia: ok a riduzione collegi uninominal
Legge elettorale, c'è l'intesa sulla riduzione dei collegi uninominali. Scenderanno da 303 a 225 gli uninominali, per venire a capo del problema degli eletti che rischiavano di perdere seggio. Presentati oltre 700 tra emendamenti e sub-emendamenti. In sintesi ci sarà: riduzione a 225 collegi uninominali alla Camera (che andranno a coincidere quelli previsti per il Senato dal Mattarellum) e 112 al Senato. Riduzione da 27 a 22 delle circoscrizioni proporzionali e delle liste dei candidati; Cancellazione della possibilità di candidature plurime in 3 diverse liste bloccate proporzionali oggi previste: ciascun candidato potrà candidarsi al massimo in un collegio e in una lista.
Legge elettorale, Ferrari (Pd): Con mia proposta 225 collegi Camera e 112 Senato
"Il mio emendamento prevede numeri diversi per i collegi, rispetto al quelli del testo base. Io sono sicuro che non esiste una legge che garantisca un esito più certo di questa sul voto: il vero indebolimento del sistema maggioritario lo abbiamo avuto con la sconfitta del 4 dicembre. Il mio subemendamento cerca di rispondere a due necessità: risistemare i collegi per rispettare i veri rapporti con i confini dei territori e poi eliminare il sovrannumero delle candidature. Quindi usiamo per la Camera i collegi del Mattarellum al Senato. Ne risulta che avremo 225 collegi uninominali alla Camera e 112 al Senato. E' questo il disegno di legge che raggiunge il punto di sintesi più alto". Lo ha detto il deputato Pd Alan Ferrari, presentando il suo emendamento sulla riduzione dei collegi uninominali in commissione Affari costituzionali.
Legge elettorale: Orlando, modello tedesco non diventi modello cinese
"Spero che la legge rimanga il modello tedesco e non diventi un modello cinese, anche perche' questo e' il vincolo che ci ha dato la direzione del partito e se ci dovessimo allontanare eccessivamente da quel vincolo forse bisogna rifare una discussione". Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sollecitato dai giornalisti a margine di un incontro a Bari con i sostenitori pugliesi della sua candidatura alla segreteria nazionale del Pd.