Politica

Legittima difesa, è scontro. Il testo torna in commissione

Ddl sulla legittima difesa torna in commissione: è passata la proposta con 160 voti di differenza tra favorevoli e contrari

Nuovo stop per la proposta di legge sulla legittima difesa, nata 'in quota Lega' e arrivata nell'Aula della Camera per la seconda volta, dopo un iniziale rinvio. Oggi, a chiedere un ulteriore approfondimento e' stata Area popolare, che vorrebbe inserire nel testo attuale norme specifiche a tutela dei minori.

La riforma nasce su iniziativa del Carroccio, che ha chiesto di modificare l'articolo 52 del codice penale: per la Lega la legittima difesa deve essere riconosciuta sempre per chi sorprende un ladro nella propria abitazione o nel proprio ufficio. Sulla riforma in questione convergono anche i voti di Fratelli d'Italia e di una parte di Forza Italia. Ma il Pd, con un 'blitz' durante l'esame in commissione, ha approvato un emendamento che modifica strutturalmente il testo, andando ad agire non sul 52 ma sull'articolo 59 del Codice penale. Il che ha fatto infuriare la Lega, che non solo ha ritirato le firme in calce alla proposta di legge, ma ne ha ripresentata una sua, per di piu' rimettendo l'incarico di mandato al relatore, affidato a Nicola Molteni.

"Noi pensiamo che la proposta di legge sulla legittima difesa sia fatta bene, ma non abbiamo nessun problema" a svolgere un ulteriore approfondimento, sottolinea Rosato, che conclude: "Il problema per il Pd non e' la modifica della legge sulla legittima difesa, ma lo sblocco al Senato del complesso di leggi sulla riforma della giustizia. Complesso nelle quali le intercettazioni fanno notizia, ma sono solo un piccolo pezzettino della riforma complessiva del processo penale"