Politica
M5s, aria di scissione. Così Grillo ha "commissariato" Conte: i due partiti
Il fondatore appoggia Raggi: "Ora serve un'azione politica diversa". Ma metà Movimento sta ancora con l'ex premier
M5s, iniziata la resa dei conti: Grillo è uscito allo scoperto e ora punta su Raggi
Dopo il flop alle Europee, nel M5s c'è aria di una nuova rivoluzione. Ormai la resa dei conti tra il fondatore del Movimento Beppe Grillo e il leader Giuseppe Conte è ufficialmente partita. Il comico ha criticato apertamente la gestione dell'ex premier, e dopo la battuta al veleno "ha preso più voti Berlusconi da morto che Conte da vivo", ha rincarato la dose ieri con una intervista a se stesso. "Dobbiamo tornare a proporre idee radicali e visionarie, smarcandoci da una collocazione che è vecchia e superata da decenni. Parlare di sinistra e destra è come parlare di ghibellini e guelfi". Grillo ora - riporta Il Corriere della Sera - sembra aver deciso di appoggiare decisamente Virginia Raggi e il Movimento di fatto si è diviso in "due partiti" al suo interno.
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Le parole di Grillo innescano l'ala contiana. "Il progetto del Movimento non può essere quello di 15 anni fa", dice all’Adnkronos la deputata Vittoria Baldino. Interviene anche Alessandra Todde. "Il Movimento 5 Stelle non è padronale, è una comunità di persone", dice la governatrice della Sardegna che vuole imporre il tetto dei mandati anche a lui: "Perché non lo deve avere anche il garante?". Ad accendere l’anima contiana del Movimento ha contribuito l’editoriale di Marco Travaglio. Il direttore del Fatto indica colpe e responsabilità, a suo avviso, del crollo M5s: "C’entra semmai l’essere entrati con le mutande in mano nel governo Draghi". E ancora: "Conte, che all’epoca non era neppure iscritto ma lasciò fare, ha chiesto scusa a nome del Movimento. Ora toccherebbe a Grillo: se è vero che il M5s si è "vaporizzato", la vaporizzazione risale al 2021 e porta la sua firma".