Politica
M5s, "Grillo? Come se fosse evaporato. Ha capito che stanno tutti con Conte"
Un fedelissimo del garante dei pentastellati esce allo scoperto: "Imporre il rispetto del limite dei due mandati è stato il suo canto del cigno"
M5s, la scomparsa dalla scena politica di Grillo. Un fedelissimo: "Il suo telefono ha smesso di squillare..."
Beppe Grillo lo aveva detto in un mix tra serietà e ironia da Fabio Fazio: "Ho fallito, tutti quelli che ho mandato a quel paese sono al governo". Ma dopo quella sua ultima uscita pubblica il fondatore del M5s sembra essersi reso conto davvero che la sua avventura politica è arrivata alla fine. A svelarlo è un suo fedelissimo che chiede l'anonimato. Si tratta di uno dei suoi antichi seguaci, oggi fuori dal Parlamento ma ancora presente nella vita del Movimento: "Se ci fosse da scegliere tra lui e Conte, la stragrande maggioranza dei militanti starebbe con Conte. L’ultimo scherzo - dice a Il Corriere della Sera - che Grillo ha provato a fare a Conte è stato imporgli il rispetto del tetto dei due mandati per gli eletti. È stato il canto del cigno: forse voleva fargli un danno e invece gli ha fatto un super favore, come s’è visto alle elezioni. E oggi è come se Beppe fosse evaporato, anche se in fondo è quel che voleva, forse…".
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"Fino a un anno e mezzo fa, quando da fondatore era diventato garante ma la sua figura non s’era ancora sbiadita del tutto nelle funzioni di "consulente per la comunicazione" (per quanto ben pagato) - prosegue questo ex deputato a lui vicino - tutto passava da lui. O, se non tutto, quantomeno il grosso". Ora, alla domanda, su che cosa nasconda la malinconia politica di Grillo, - prosegue Il Corriere - le risposte sono molteplici. Il telefono che squilla sempre meno, la pattuglia degli eletti in Parlamento che non ne compulsa i sentimenti e le sensazioni, quel desiderio più volte espresso di fuga dalla politica che alla fine si è realizzato, ma non come si sarebbe aspettato lui. Su che cosa possa riservare al Grillo politico il resto dell’anno, difficile fare previsioni. A febbraio del 2023, l’unica previsione sul suo anno l’aveva fatta lui stesso, a Teatro Mancinelli di Orvieto. "Non conto più niente".