Politica
M5S, un parlamentare rivuole i soldi. Diffida a Crimi. Ecco il testo
Nuova battaglia legale. Nel mirino il Comitato per le rendicontazioni/rimborsi del MoVimento 5 Stelle
Nuova battaglia legale nel Movimento 5 Stelle. Un parlamentare pentastellato ha chiesto con una diffida al capo politico Vito Crimi la restituzione dei soldi versati al Movimento.
Nella diffida del 6 aprile scorso si legge che diffida "con effetto immediato il Comitato per le rendicontazioni/rimborsi del MoVimento 5 Stelle ad utilizzare le somme versate a decorrere dal 1 gennaio 2019 (per un ammontare complessivo di 28.000 euro) per qualsivoglia attività che possa avere direttamente o indirettamente finalità di propaganda politica a vantaggio del Movimento 5 Stelle o altri soggetti politici ad esso afferenti".
IL TESTO INTEGRALE DELLA DIFFIDA
Nella diffida a Crimi il parlamentare scrive che "in data odierna (lo scorso 6 aprile, ndr) giacciono inutilizzati sul conto bancario del Comitato per le rendicontazioni/rimborsi del MoVimento 5 Stelle ancora 7.140.530,33 euro di somme versate ancora da destinare".
Il Comitato per i rimborsi e le restituzioni del M5S - si legge sul blob delle Stelle - è "costituito dal Capo Politico e dai due Capigruppo di Camera e Senato. Il Comitato ha quale unico scopo quello di aprire un conto corrente bancario dove i portavoce verseranno gli importi eccedenti del loro stipendio e ciò è stato deciso con una doppia finalità. La prima è quella di poter verificare puntualmente i versamenti fatti per evitare il ripetersi di situazioni spiacevoli come quelle scoperte dalle Iene poco più di un anno fa. La seconda è quella di poter di volta in volta individuare i destinatari finali delle restituzioni".