Politica
Maurizio Turco: i radicali italiani parassitano Partito radicale
Turco: "Emma Bonino dall'aprile del 2016 non partecipa più"
Il Partito Radicale Trasnazionale è una entità politica che per statuto non può partecipare alle elezioni, conformemente alla idea di partito non ideologico di Marco Pannella.
Nell’ambito di quella che fu la cosiddetta “Galassia radicale” vi sono poi molte realtà che fanno politica specificatamente su alcuni determinati temi, come ad esempio Nessuno tocchi Caino sulla Pena di Morte e la Giustizia, l’Associazione Luca Coscioni sulla libertà di ricerca scientifica guidata da Filomena Gallo e Marco Cappato e Radicali Italiani che avrebbe dovuto portare avanti le iniziative del Partito Radicale in Italia con Riccardo Magi e Michele Capano.
Dopo l’ultimo Congresso del Partito radicale Trasnazionale, tenutosi lo scorso anno a Rebibbia, vi è stata una vittoria della mozione di maggioranza degli iscritti nella quale non si sono riconosciuti i dirigenti delle associazioni Coscioni e Radicali Italiani, mentre Emma Bonino non ha partecipato al Congresso.
Ho chiesto al legale rappresentante del Partito Radicale Trasnazionale e della Lista Marco Pannella Maurizio Turco di parlarne.
D: Cosa accade tra i radicali?
R: Dopo il Congresso di Rebibbia del 2016 vi è stata una parte di iscritti che non ha condiviso il programma e la mozione approvata. Tra loro i dirigenti delle associazioni Luca Coscioni, Filomena Gallo e Marco Cappato; e di Radicali Italiani, Riccardo Magi e Presidente della Associazione Luca Coscioni.
D: Lei ha parlato di “tradimento” della volontà di Luca Coscioni…
R: Proprio così. Cappato aveva convenuto con Luca che l'associazione sarebbe morta come associazione politica, ma appena è morto Luca ha avviato le pratiche per iscriverla nel registro delle Aps, Associazione di promozione sociale che non possono fare politica, mentre Cappato dice che fa politica e questo non è possibile.
Il Ministero degli Affari sociali in una sentenza dice che non possono essere riconosciute come Aps le associazioni che fanno politica. Quindi o il Ministero non è a conoscenza o meglio non controlla le attività delle associazioni iscritte nel registro delle Aps oppure Cappato millanta l’attività politica. Una delle due.
D: Dunque lei pone una domanda specifica al Ministero e cioè di rispetto della legge. Ma aldilà di questo, i Radicali Italiani e l’Associazione Luca Coscioni risiedono fisicamente ancora da voi, a Largo Argentina a Roma?
R: Dire che risiedono è parzialmente vero. La realtà è che occupano delle stanze con tutto ciò che è necessario, acqua, luce, telefoni che paga il Partito Radicale.
D: Nei giorni scorsi al giornalista che chiedeva a Emma Bonino notizie su un suo possibile impegno con Pisapia, lei ha risposto che un piccolo partito ce l'ha ed è il Partito radicale.
R. L'ultima sua partecipazione ad una iniziativa del Partito Radicale è dell'aprile 2016 che è avvenuta a non so quanti anni dalla precedente. Certo c'è stata la "commemorazione" funebre ma lasciamo perdere. Comunque gli iscritti da allora sono quasi triplicati ma il Congresso ha deciso che il Partito cessa le attività se non raggiunge i 3000 iscritti entro il 31 dicembre, mancano 943 iscritti e 84 giorni.
Diciamo che è meno piccolo ma molto vitale da quello che ricorda lei.
D: In un comunicato stampa che riporto lei è stato molto duro su un fatto recentemente avvenuto:
Alcune agenzie di stampa riportano di una prossima iniziativa sulle carceri attribuita genericamente a dei "radicali", mentre è stata promossa dall'associazione di Radicali Italiani.
Iniziativa promossa dopo che negli ultimi tre mesi la carovana x la giustizia promossa dal Partito Radicale e dall'Unione Camere Penali ha attraversato Calabria, Sicilia, Sardegna e Puglia.
Aldilà delle semplificazioni mediatiche, giuridicamente esiste il Partito Radicale e l'associazione di Radicali Italiani.
Il Partito Radicale non ha alcun rapporto politico con Radicali Italiani, tranne di tipo parassitario, che vede Radicali Italiani occupare la sede e relativi servizi, telefoni compresi, pagati dal Partito Radicale.
R: Confermo, il Partito Radicale è parassitato politicamente ed economicamente. Nella mozione approvata dal Congresso di Rebibbia c'è scritto che
"Il Congresso del Partito Radicale denuncia nuovamente la gravissima opera di quanti continuano a far credere che il Partito voglia liberamente scegliere la propria dissoluzione. Il Partito Radicale ha da tempo e con sempre maggiore puntualità e precisione, rigore e vigore, documentato la situazione fallimentare, cui ostracismi, mistificazioni, uso antidemocratico dei poteri statali e privati, compresi quelli dell’informazione, ha ridotto il Partito stesso, sul piano delle risorse, umane e di mezzi."
Non pensavamo certo che sarebbero arrivati ad essere complici di tutto questo.