Politica
Meloni da Orbán: "Serve una battaglia per difendere Dio e la famiglia"
La premier al forum sulla crescita demografica di Budapest ribadisce lo slogan del “Dio che va difeso insieme alla famiglia”
Meloni riabbraccia Orbán e la sua battaglia demografica: "Dobbiamo difendere Dio, la nostra identità e la nostra civiltà"
Serve "una grande battaglia" per "difendere la famiglia", perché difendere la famiglia significa "difendere Dio, la nostra identità e tutto quello che ha contribuito a costruire la nostra civiltà", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento in inglese al Budapest Demographic summit. "Viviamo in un periodo in cui tutto quello che apprezziamo è esposto a degli attacchi. Questo è pericoloso per la nostra identità nazionale, religiosa, familiare. Questo nuovamente richiama l'attenzione sui nostri diritti e deve far scaturire la forza per difendere i nostri diritti" perché "senza questa identità non siamo altro che meri numeri", ha aggiunto la premier.
"Oggi abbiamo l'opportunità importante di affrontare questioni chiave per l'agenda europea: famiglia e sfide demografiche. Queste sfide fanno parte del cuore della politica del governo italiano, il cui obiettivo è quello di promuovere la famiglia", ha spiegato Meloni, per poi aggiungere: "Il nostro obiettivo primario è quello di avviare un cambiamento sostanziale e culturale" sul tema della natalità.
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La presidente del Consiglio ha parlato di un "sentimento nemico della famiglia" nella società occidentale. E citando i dati sul calo delle nascite ha proseguito: "Attualmente il futuro proiettato davanti a noi è molto preoccupante. Dobbiamo riflettere su come viene rappresentata oggi la famiglia, la cui immagine si è sfocata" e i cittadini vengono considerati "consumatori".
"Il declino della popolazione non è il nostro destino. Il calo del numero delle nascite non è altro che un sintomo che rende impossibile la crescita" dei paesi, ha detto ancora Meloni, secondo la quale "l'Ungheria ci dimostra che le cose possono cambiare se operiamo con coraggio. Con i suoi provvedimenti, il governo ungherese ha fermato il calo della natalità, ha aumentato il numero dei posti di lavoro e in particolare l'occupazione femminile".
La premier è intervenuta dopo la benedizione dei rappresentanti delle confessioni religiose ortodosse invitate al forum sostenuto dal primo ministro ungherese Viktor Orbán, e l’introduzione della presidente ungherese Katalin Novák: "I bambini e le bambini devono essere liberi di crescere con la loro identità sessuali di maschi e femmine senza paura e ideologie – dice – e sono felice di avere qui la mia amica Giorgia".