Politica

Ministro Salvini, un caso di malascorta. Tiziana Marino chiede di incontrarla

Claudio Bernieri

Da 4 anni ferma la richiesta per la protezione alla famiglia di Vincenzo Marino; pentito ‘ndrangheta e testimone al Processo di Oseghale sulla mafia nigeriana

Forse non c’è personale sufficiente nella procura di Catanzaro, forse manca la carta alle fotocopiatrici i timbri sono seccati come gli olivi, c’è carenza di inchiostri e mancano uscieri e i faldoni con le sentenze si accumulano sulle polverose scrivanie rose dai tarli dei sostituti procuratori: fatto sta, Ministro Salvini, che questo è un caso di Malascorta.

Una cartelletta è sepolta nel mare della burocrazia, quasi fossero tristi cartacei Bronzi di Riace. Da quattro anni giace sotto una piramide egizia di faldoni la richiesta per dare protezione alla famiglia di Vincenzo Marino; trattasi di uno dei rarissimi pentiti di ‘ndrangheta, tale Vincenzo Marino , ex boss di una supercosca, detto lo zio, che da dieci anni collabora con la giustizia: è anche il preziosissimo supertestimone al Processo di Macerata, dove ci si chiede da giorni perché e percome Pamela Mastropietro sia stata ridotta in poltiglia umana e messa in due valigie da un clan della quinta piovra, la mafia nigeriana.

Ebbene, Marino ha deposto al processo, ha portato testimonianza preziosa per risolvere il caso, e la moglie Tiziana, senza protezione né scorta nè tessera sanitaria, è costretta a fare la donna delle pulizie in un paesino della Ciociaria, tra gli sberleffi e le minacce dei locali ambulanti couloured. Aspetta da 4 anni la protezione che lo Stato concede alle famiglie dei pentiti, mica ai briganti: o meglio, lei ce l’avrebbe, ma mica è Saviano, è ignorata da Pennac e da Fabio Fazio, da Fedez e da Gad Lerner e da 4 anni la richiesta di una scorta per colpa di un cavillo, di un virus burocratico, di uno steptococco penale giace su un tavolo della procura. Le è arrivata invece per posta una bambolina voodoo con la testa mozzata e la bella dedica: farai la stessa fine. Per grazia ricevuta. E Tiziana ha paura per lei e per i suoi quattro figli che vanno a scuola.. Ha paura che sua figlia Rosa finisca anche lei dentro a un trolley. Tiziana Marino sopravvive facendo le pulizie in una banca, mica va da Lilli Gruber in prima serata, svuota i portaceneri e i cestini in un minuscolo paesino dove è nascosta, la protegge come volontaria la moglie di un poliziotto delle volanti . Tiziana dice: “Dio ci rende invisibili dai malvagi”.

Chiede però di incontrarla, signor Ministro Salvini: perché risolva il suo caso di Malascorta.