Napolitano dà il calcio dell'asino a Renzi
Napolitano non vuole votar esubito
La scelta strategica che fece Renzi ai tempi della sua conquista del Pd alle primarie, si era a fine 2013, di stringere un patto non scritto con l’allora Presidente della Repubblica Napolitano sta costando cara all’ ex - premier.
Infatti, come è da costume del Presidente emerito, quando può Napolitano assesta sonori calcioni, spesso gengivali, agli ex amici o a chi non gli serve più.
L’ultima “vittima” in questo senso è proprio Matteo Renzi che si è trovato un ostacolo in più sulla via elle elezioni anticipate; il furbo Napolitano improvvisamente si erge a paladino della legislatura in corso ( e dei relativi gustosi vitalizi) e auspica che arrivi alla sua conclusione nel 2018 proprio lui che non esitò a sciogliere anticipatamente le Camera con il governo Monti perché allora gli conveniva così.
Insomma, Renzi pare proprio avere ricevuto il classico “calcio dell’asino” che si dà alle persone in difficoltà.
Del resto l’ex premier di calcioni ne ha ricevuti diversi dai Presidenti, il precedente è proprio quello di Mattarella che, come Napolitano, è allergico al voto anticipato tanto da non esitare a mettersi di traverso all’ex amico ricordando che lo stesso Renzi lo aveva fatto eleggere dopo Napolitano, e per cui, tra l’altro, mise fine al Patto del Nazareno che gli è costato, alla fine dopo il referendum, il posto a Palazzo Chigi.