Cina, il berretto monitora-emozioni. Ecco il grande fratello dei lavoratori
Cina, è arrivato il grande fratello sul lavoro
Il sogno di ogni industriale è di avere manodopera a prova di errore, che non si distrae mai e pensa solo alla produzione perfetta, scrive il corriere della sera. La Cina del socialismo coniugato con il capitalismo statale forse ha risolto il problema, con un sistema di «lettura del cervello». Sono stati lanciati già diversi allarmi sulla sorveglianza tecnologica invasiva della sfera personale dei cittadini cinesi (e anche di quelli nel resto del mondo, come ci ha insegnato l' ex analista della Cia Edward Snowden), ma questa volta Pechino sostiene di usare la scienza «per il bene comune», per evitare lo stress mentale e i conseguenti errori sul lavoro. Come? Con un cappello che legge nella mente.
Alla Zhongheng Electric di Hangzhou gli operai indossano caschi protettivi con dentro elettrodi che registrano le loro onde cerebrali alla catena di montaggio. Secondo l' azienda, specializzata in prodotti per le telecomunicazioni, l' analisi di questi dati serve al management per osservare i turni di lavoro e il flusso della produzione, correggendoli e aggiustando i tempi di riposo in base alle sensazioni e reazioni cerebrali della manodopera, che segnalano stanchezza, frustrazione e calo di attenzione. Il casco cattura-pensieri contiene sensori wireless leggerissimi che tengono sotto monitoraggio continuo le onde celebrali di chi lo indossa e riversano le informazioni a computer centrali forniti di Intelligenza artificiale e le comparano con i big data per scoprire picchi emotivi anormali.