Palazzi & potere
Comunicazione e politica? Parla Gianluca Comin, tra i massimi esperti italiani
Comunicazione e politica? Parla Gianluca Comin, tra i massimi esperti in Italia
Che opinione ti sei fatto della comunicazione "renziana" soprattutto riguardo il referendum con i diversi cambi di rotta che ci sono stati?
Quelli che possono sembrare dei cambi di rotta in politica o meglio nella comunicazione politica sono indispensabili quando c'è un'opinione pubblica che cambia opinione per cause esterne. Mi spiego meglio; in passato il trend di una comunicazione durava a lungo, anche anni, oggi con la velocità dei Social Network i cambiamenti di umore dell'opinione pubblica sono molto più repentini e richiedono al leader politico la capacità di adeguarsi e di cavalcare questi momenti. Può sembrare incoerenza ma in realtà è capacità di cogliere il "momento". In definitiva quello che può sembrare un cambiamento nelle modalità di comunicare il referendum in realtà è la capacità di cogliere gli stimoli dell'opinione pubblica per raccontare al meglio quella che è la narrazione renziana dell'Italia che cambia.
Vorrei anche aggiungere che non si può più parlare di una opinione pubblica ma si deve parlare di diverse "opinioni pubbliche" e quindi la comunicazione deve essere anche molto differenziata; per questo credo che le scelte di Jim Messina siano azzeccate. Anche in politica si deve personalizzare e mostrare i vantaggi ai singoli segmenti dell'opinione pubblica.
Come giudichi la discesa in campo di Parisi?
Intanto la discesa in campo di Parisi sana un'anomalia perché il centro-destra non aveva un vero leader al di là di Berlusconi. Credo che la scelta di Parisi di apparire come un candidato autonomo era necessaria per evitare che venisse subito respinto dagli anticorpi del sistema di Forza Italia. Parisi sa che può diventare leader di centro-destra solo se autonomo, solo se corre una sua partita per coagulare tutti gli altri.
Tra i vari politici italiani quali sono quelli che comunicano meglio?
Sicuramente Renzi che ha certamente delle doti innate di comunicazione politica anche se più di tipo tattico che strategico.
E i grillini?
Sono in un momento complicato perché devono passare da una fase di rottura ad una fase di governo ma è una fase ancora primordiale, non matura. Di Maio è più avanti rispetto agli altri e credo che anche l'incontro con i lobbisti sia stato un importante momento di confronto; secondo me è molto importante il lavoro che sta facendo Di Maio, un lavoro di ascolto e di confronto con la società civile. La gente deve capire che non sei lì solo per distruggere ma che sei anche pronto a costruire e credo che sempre di più la comunicazione dei 5 stelle andrà in questa direzione, sempre tenendo fermi i loro principi di cambiamento.
Gianluca Comin è docente di Communication Strategy alla Luiss ed esperto di public affairs